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11 Ed ecco, in quello stante | ficarono Iddio, dicendo: Idtre uomini furono alla casa dio adunque ha data la peniove io era, mandati a me ditenza eziandío a' Gentili, per Cesarea. ottener vita?

19 Or coloro ch'erano stati dispersi per la tribolazione avvenuta per Stefano, passarono fino in Fenicia, in Cipri, e in Antiochia, non annunziando ad alcuno la parola, se non a' Giudei soli.

12 E lo Spirito mi disse che io andassi con loro, senza farne alcuna difficoltà. Or vennero ancora meco questi sei fratelli, e noi entrammo nella casa di quell' uomo. 13 Ed egli ci raccontò come egli avea veduto in casa sua un angelo, che si era presentato a lui, e gli avea detto: Manda uomini in lop-parlavano a' Greci, evangelizpe, e fa chiamare Simone, che soprannominato Pietro; 14 Il quale ti ragionerà delle cose, per le quali sarai salvato, tu, e tutta la casa tua.

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17 Dunque, poichè Iddio ha loro dato il dono pari come a noi ancora, che abbiam creduto nel Signor Gesù Cristo, chi era io, da potere impedire Iddio?

18 Allora essi, udite queste cose, si acquetarono, e glori

20 Or di loro ve n' erano alcuni Cipriani, e Cirenei, i quali, entrati in Antiochia,

zando il Signore Gesù.

21 E la mano del Signore era con loro; e gran numero di gente, avendo creduto, si convertì al Signore.

22 E la fama di loro venne agli orecchi della chiesa ch' era in Gerusalemme; laonde mandarono Barnaba, acciocchè passasse fino in Antiochia;

23 Ed esso, essendovi giunto, e veduta la grazia del Signore, si rallegrò; e confortava tutti di attenersi al Signore, con fermo proponimento di cuore. 24 Perciocchè egli era uomo da bene, e pieno di Spirito Santo, e di fede. E gran moltitudine fu aggiunta al Signore.

25 P'oi Barnaba si partì, per andare in Tarso, a ricercar Saulo; e, avendolo trovato, lo menò in Antiochia.

17

26 E avvenne che, per lo spazio di un anno intiero, essi si raunarono nella chiesa, gran

e ammaestrarono un popolo; e i discepoli primieramente in Antiochia furono nominati Cristiani. 27 Or in que' giorni certi profeti scesero di GerusaÎemme in Antiochia.

28 E un di loro, chiamato per nome Agabo, levatosi, significò per lo Spirito che una gran fame sarebbe in tutto il mondo; la quale ancora avvenne sotto Claudio Cesare.

29 Laonde i discepoli, ciascuno secondo le sue facoltà, determinarono di mandar a fare una sovvenzione a' fratelli che abitavano nella Giudea;

30 Il che ancora fecero, mandando quella agli anziani per le mani di Barnaba e di Saulo.

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gione, dandolo a guardare a quattro mute di soldati di quattro l' una; volendone, dopo la pasqua, dare uno spettacolo al popolo.

5 Pietro adunque era guardato nella prigione; ma continue orazioni erano fatte dalla chiesa per lui a Dio. 6 Or la notte, avanti ch' Erode ne facesse un pubblico spettacolo, Pietro dormiva in mezzo di due soldati, legato di due catene; e le guardie davanti alla porta guardavano la prigione.

7 Ed ecco, un angelo del Signore sopraggiunse, ed una luce risplende nella casa; e l'angelo, percosso il fianco a Pietro, lo svegliò, dicendo: Levati prestamente. E le catene gli caddero dalle mani. 8 E l'angelo gli disse: Cigniti, e legati le scarpe. Ed egli fece così. Poi gli disse: Mettiti la tua vesta attorno, e seguitami.

9 Pietro adunque, essendo uscito, lo seguitava; e non sapeva che fosse vero quel che si faceva dall' angelo; anzi pensava vedere visione.

una

10 Ora, com' ebber passata la prima e la seconda guardia, vennero alla porta di ferro, che conduce alla città, la qual da sè stessa si aperse loro; ed essendo usciti, passarono una

Ed essendo uscito, andò in un altro luogo.

strada, e in quello stante l'cose a Giacomo, e a' fratelli. angelo si dipartì da lui. 11 E Pietro, ritornato in sè, disse: Ora per certo conosco, che il Signore ha mandato il suo angelo, e mi ha liberato di man d' Erode, e di tutta l'aspettazion del popolo de' Giudei.

18 Ora, fattosi giorno, vi fu non picciol turbamento fra i soldati, che cosa Pietro fosse divenuto.

19 Ed Erode, ricercatolo, e non avendolo trovato, dopo avere esaminate le guardie, comandò che fosser menate al supplicio. Poi discese di Giudea in Cesarea, e quivi dimorò alcun tempo.

12 E, considerando la cosa, venne in casa di Maria, madre di Giovanni, soprannominato Marco, ove molti fratelli erano raunati, ed oravano. 13 E avendo Pietro pic- 20 Or Erode era indegnato chiato all' uscio dell' anti-contro a' Tirii, e Sidonii, e porto, una fanticella, chia- avea nell' animo di far lor mata per nome Rode, si guerra; ma essi di pari conaccostò chetamente per sotta- sentimento si presentarono a scoltare. lui; e, persuaso Blasto, Cameriere del re, chiedevano pace; perciocchè il lor paese era nudrito di quel del re.

14 E, riconosciuta la voce di Pietro, per l'allegrezza non aperse la porta; anzi, corse dentro, e rapportò che Pietro stava davanti all' antiporto.

21 E in un certo giorno assegnato, Erode, vestito d' una vesta reale, e sedendo sopra Tuil tribunale, aringava loro.

15 Ma essi le dissero: farnetichi. Ed ella pure affermava che così era. essi dicevano: Egli è il angelo.

22 E il popolo gli fece dell' Ed acclamazioni, dicendo: Voce di Dio, e non d'uomo.

suo

23 E in quello stante un 16 Or Pietro continuava a angelo del Signore lo perpicchiare. Ed essi, avendogli cosse, perciocchè non avea aperto, lo videro, e sbigot-data gloria a Dio; e morì, roso da' vermini.

tirono.

17 Ma egli, fatto lor cenno con la mano che tacessero, raccontò loro come il Signore l' avea tratto fuor di prigione. Poi disse: Rapportate queste

24 Ora la parola di Dio cresceva, e moltiplicava. 25 E Barnaba, e Saulo, compiuto il servigio, ritornarono di Gerusalemme in An

tiochia, avendo preso ancora | dente. Costui, chiamati a sè seco Giovanni soprannomi- Barnaba e Saulo, richiese nato Marco. d'udir la parola di Dio.

CAPO XIII.

in Antiochia, nella chiesa v'eran certi profeti, e dottori, cioè, Barnaba, e Simeone, chiamato Niger, e Lucio Cireneo, e Manaen, figliuol della nutrice di Erode il tetrarca, e Saulo.

8 Ma Elima, il mago (perciocchè così s' interpreta il suo nome), resisteva loro, il

consolo dalla fede.

9 E Saulo, il quale ancora fu nominato Paolo, essendo ripieno dello Spirito Santo, e avendo affisati in lui gli occhi, disse:

10 O pieno d'ogni frode, e

diavolo, nemico d'ogni giustizia, non resterai tu mai di pervertir le diritte vie del Signore ?

11 Or dunque, ecco, la ma

2 E, mentre facevano il pubblico servigio del Si-d' ogni malizia, figliuol del gnore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: Appartatemi Barnaba e Saulo, per l'opera, alla quale io gli ho chiamati. 3 Allora, dopo aver digiuno del Signore sarà sopra te, nato, e fatte orazioni, imposer e sarai cieco, senza vedere il loro le mani, e gli accommia- sole, fino ad un certo tempo. tarono. E in quello stante caligine e 4 Essi adunque, mandati tenebre caddero sopra lui; e, dallo Spirito Santo, scesero andando attorno, cercava chi in Seleucia, e di là naviga-lo menasse per la mano. rono in Cipri.

5 E, giunti in Salamina, annunziarono la parola di Dio nelle sinagoghe de' Giudei; or aveano ancora Giovanni per ministro.

12 Allora il proconsolo, veduto ciò ch' era stato fatto, credette, essendo sbigottito della dottrina del Signore.

13 Or Paolo, e i suoi compagni si partiron di Pafo, e 6 Poi, traversata l'isola arrivaron per mare in Perga fino in Pafo, trovaron quivi di Panfilia; e Giovanni, diun certo mago, falso profeta Giudeo, che avea nome Bar-Gerusalemme. Gesù;

7 Il quale era col proconsolo Sergio Paolo, uomo pru

partitosi da loro, ritornò in

14 Ed essi, partitisi da Perga, giunsero in Antiochia di Pisidia; ed entrati nella

sinagoga nel giorno del saba- | suscitò loro Davide per re; to, si posero a sedere. al quale eziandío egli ren

15 E, dopo la lettura della dette testimonianza, e disse: legge e de' profeti, i capi I ho trovato Davide, il della sinagoga mandarono figliuolo di Iesse, uomo seloro a dire: Fratelli, se voi condo il mio cuore, il qual avete alcun ragionamento farà tutte le mie volontà. d' esortazione a fare al po- 23 Della progenie d'esso ha polo, ditelo. Iddio, secondo la sua promessa, suscitato a Israele il Salvatore Gesù ;

16 Allora Paolo, rizzatosi, e fatto cenno con la mano, disse: Uomini Israeliti, e voi che temete Iddio, ascol-andò davanti a lui nella sua

tate.

17 L' Iddio di questo popolo Israele elesse i nostri padri, e innalzò il popolo nella sua dimora nel paese di Egitto; e poi con braccio elevato lo trasse fuor di quello.

18 E, per lo spazio d' intorno a quarant'anni, comportò i modi loro nel deserto. 19 Poi, avendo distrutte sette nazioni nel paese di Canaan, distribuì loro a sorte il paese di quelle.

20 E poi appresso, per lo spazio d' intorno a quattrocencinquant'anni, diede loro de' Giudici, fino al profeta Samuele.

21 E da quell' ora domandarono un re; e Iddio diede loro Saulle, figliuol di Chis, uomo della tribù di Beniamino; e così passarono quarant' anni.

22 Poi Iddio, rimossolo,

24 Avendo Giovanni, che

venuta, prima predicato il
battesimo della penitenza a
tutto il popolo d' Israele.
25 E, come Giovanni com-
pieva il suo corso, disse: Chi
pensate voi che io sia? io
non son desso; ma ecco, die
tro a me vien uno, di cui io
non son degno di scioglier la
suola de' piedi.

26 Uomini fratelli, figliuoli della progenie d'Abrahamo, e que'd'infra voi che temete Iddio, a voi è stata mandata la parola di questa salute.

27 Perciocchè gli abitanti di Gerusalemme, e i lor rettori, non avendo riconosciuto questo Gesù, condannandolo, hanno adempiuti i detti de' profeti, che si leggono ogni sabato.

28 E, benchè non trovassero in lui alcuna cagion di morte, richieser Pilato che fosse fatto morire.

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