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11 Io son divenuto pazzo, 18 Io ho pregato Tito, ed gloriandomi; voi mi ci avete ho con lui mandato questo costretto; conciossiachè da fratello. Tito ha egli fatto voi dovessi essere commen-profitto di voi? non abbiam dato; perciocchè io non sono noi camminato d'un medestato da nulla meno de' som-simo spirito, per medesime mi apostoli, benchè io non pedate?

sia niente.

12 Certo i segni dell' apostolo sono stati messi in opera fra voi, in ogni sofferenza; in segni, e prodigi, e potenti operazioni.

19 Pensate voi di nuovo, che noi ci giustifichiamo appo voi? noi parliamo davanti a Dio, in Cristo; e tutto ciò, diletti, per la vostra edificazione.

20 Perciocchè io temo che talora, quando io verrò, io non vi trovi quali io vorrei ;

13 Perciocchè, in che siete voi stati da meno dell' altre chiese, se non ch'io non vi sono stato grave? perdona-e ch' io altresì sia da voi ritemi questo torto.

14 Ecco, questa è la terza volta ch' io son presto a venire a voi, e non vi sarò grave; conciossiachè io non cerchi i vostri beni, ma voi; perciocche i figliuoli non debbono far tesoro a' padri ed alle madri; ma i padri e le madri, a' figliuoli.

15 E, quant'è a me, molto volentieri spenderò, anzi sarò speso per l'anime vostre; quantunque, amandovi io sommamente, sia meno ama

to.

16 Ora, sia pur così ch' io non vi abbia gravati; ma forse, essendo astuto, vi ho presi per frode.

17 Ho io, per alcun di coloro che ho mandati a voi, fatto profitto di voi?

trovato quale voi non vorreste; che talora, non vi sieno contese, gelosíe, ire, risse, detrazioni, bisbigli, gonfiamenti, tumulti;

21 E che, essendo di nuovo venuto, l' Iddio mio non m umilii appo voi; e ch'io non pianga molti di coloro che innanzi han peccato, e non si son ravveduti dell'immondizia, e della fornicazione, e della dissoluzione che hanno commessa.

CAPO XIII.

E volta ch'io vengo a voi;

CCO, questa è la terza

ogni parola è confermata per la bocca di due, o di tre testimoni.

2 Già l'ho detto innanzi tratto, e lo dico ancora, come

presente; anzi, essendo as-siam nulla contro alla verità, ma tutto ciò che possiamo per la verità.

9 Conciossiachè ci rallegria

sente, ora scrivo a coloro che hanno innanzi peccato, e a tutti gli altri; che se io vengo di nuovo, non rispar-mo quando siam deboli, e voi mierò alcuno ;

siete forti; ma ben deside3 Poichè voi cercate la riamo ancora questo, cioè, il prova di Cristo che parla in vostro intiero ristoramento. me, il quale inverso voi non 10 Perciò io scrivo queste è debole, ma è potente in voi. cose, essendo assente; accioo4 Perciocchè, se egli è stato chè, essendo presente, io non crocifisso per debolezza, pur proceda rigidamente, secondo vive egli per la potenza di la podestà, la quale il SiDio; perciocchè ancora noi gnore mi ha data, a edificasiam deboli in lui, ma vive-zione, e non a distruzione. remo con lui, per la potenza di Dio, inverso voi.

11 Nel rimanente, fratelli, rallegratevi, siate ristorati, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, e state in pace; e l'Iddio della carità, e della pace sarà con voi. 12 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio; tutti i

5 Provate voi stessi, se siete nella fede; fate sperienza di voi stessi; non vi riconoscete voi stessi, che Gesù Cristo è in voi? se già non siete riprovati. 6 Ed io spero che voi ri-santi vi salutano. conoscerete che noi non siam riprovati.

7 Or io prego Iddio che voi non facciate alcun male; non acciocchè noi appaiamo approvati, ma acciocchè voi facciate quel che è bene, e noi siamo come riprovati.

8 Perciocchè noi non pos

13 La grazia del Signor Gesù Cristo, e la carità di Dio, e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Amen.

La seconda a' Corinti fu scritta da Filippi di Macedonia, per Tito, e Luca.

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CAPO I.

A' GALATI.

AOLO, apostolo (non dagli uomini, nè per alcun uomo, ma per Gesù Cristo, ed Iddio Padre, che l'ha suscitato da' morti);

2 E tutti i fratelli, che sono meco; alle chiese della Galazia:

3 Grazia a voi, e pace, da Dio Padre, e dal Signor nostro Gesù Cristo;

4 Il quale ha dato sè stesso per li nostri peccati, per ritrarci dal presente malvagio secolo, secondo la volontà di Dio, nostro Padre ;

5 Al quale sia la gloria ne' secoli de' secoli. Amen.

6 Io mi maraviglio che, sì tosto, da Cristo che vi ha chiamati in grazia, voi siate trasportati ad un altro evangelo;

7 Il qual non è un altro; ma vi sono alcuni che vi turbano, e vogliono pervertir l' evangelo di Cristo.

8 Ma, avvegnachè noi, o un angelo del cielo, vi evangelizzassimo oltre a ciò che vi abbiamo evangelizzato, sia

anatema.

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9 Come già abbiam detto, da capo ancora dico al presente: Se alcuno vi evangelizza oltre a ciò che avete ricevuto, sia anatema.

10 Perciocchè, induco io ora a credere agli uomini, ovvero a Dio? o, cerco io di compiacere agli uomini ? conciossiachè, se compiacessi ancora agli uomini, io non sarei servitor di Cristo.

11 Ora, fratelli, io vi fo assapere, che l' evangelo, che è stato da me evangelizzato, non è secondo l'uomo.

12 Perciocchè ancora io non l'ho ricevuto, nè imparato da alcun uomo; ma per la rivelazione di Gesù Cristo. 13 Imperocchè voi avete udita qual fu già la mia conversazione nel Giudaesimo, come io perseguiva a tutto potere la chiesa di Dio, e la desertava:

14 E avanzava nel Giudacsimo, sopra molti di pari età nella mia nazione, essendo stremamente zelante delle tradizioni de' miei padri.

15 Ma, quando piacque a Dio (il qual mi ha appartato fin dal ventre di mia madre, e

mi ha chiamato per la sua 2 Or vi salii per rivelazione;

grazia),

e narrai a que' di Gerusalemme l'evangelo che io predico fra i Gentili; e in particolare, a coloro che sono in

16 Di rivelare in me il suo Figliuolo, acciocchè io l'evangelizzassi fra i Gentili; subito, senza conferir più innan-maggiore stima; acciocchè in zi con carne, e sangue; alcuna maniera io non corressi, o non fossi corso in vano.

17 Anzi, senza salire in Gerusalemme a quelli ch' erano stati apostoli davanti a me, 3 Ma, non pur Tito, ch' era me ne andai in Arabia, e di meco, essendo Greco, fu conuovo ritornai in Damasco. stretto d'essere circonciso. 18 Poi, in capo a tre anni, 4 E ciò, per li falsi fratelli, salii in Gerusalemme, per intromessi sotto mano, i quavisitar Pietro; e dimorai ap-li erano sottentrati per ispiar presso di lui quindici giorni. la nostra libertà, che noi ab19 E non vidi alcun altro biamo in Cristo Gesù, affin degli apostoli, se non Giaco-di metterci in servitù ; mo, fratello del Signore.

20 Ora, quant'è alle cose che io vi scrivo, ecco, nel cospetto di Dio, io non mento. 21 Poi venni nelle contrade della Siria, e della Cilicia. 22 Or io era sconosciuto di faccia alle chiese della Giudea, che sono in Cristo;

23 Ma solo aveano udito: Colui, che già ci perseguiva, ora evangelizza la fede, la quale egli già desertava; 24 E glorificavano Iddio in

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5 A' quali non cedemmo per soggezione pur un momento; acciocchè la verità dell' evangelo dimorasse ferma fra voi.

6 Ma non ricevei nulla da coloro che son reputati essere qualche cosa; quali già sieno stati niente m' importa; Iddio non ha riguardo alla qualità d' alcun uomo; perciocchè quelli che sono in maggiore stima non mi sopraggiunserc nulla;

7 Anzi, in contrario, avendo veduto che m'era stato commesso l' evangelo dell' incirconcisione, come a Pietro quel della circoncisione ;

8 (Perciocchè colui che avea potentemente operato in Pietro per l'apostolato della cir

concisione, avea eziandío po- | chè costrigni i Gentili a giutentemente operato in me | daizzare? inverso i Gentili ;)

15 Noi, di natura Giudei, e non peccatori d' infra i Gentili;

16 Sapendo che l' uomo non è giustificato per l'opere della legge, ma per la fede di Gesù Cristo; abbiamo anco

9 E Giacomo, e Cefa, e Giovanni, che son reputati esser colonne, avendo conosciuta la grazia che m' era stata data, diedero a me, e a Barnaba, la mano di società; acciocchè noi andassimo a'ra noi creduto in Cristo Gesù, Gentili, ed essi alla circonci- acciocchè fossimo giustificati sione. per la fede di Cristo, e non per l'opere della legge; perciocchè niuna carne sarà giustificata per l'opere della legge.

10 Sol ci raccomandarono che ci ricordassimo de' poveri; e ciò eziandío mi sono studiato di fare.

17 Or se, cercando d'esser giustificati in Cristo, siam trovati ancor noi peccatori, è

11 Ora, quando Pietro fu venuto in Antiochia, io gli resistei in faccia; conciossiachè egli fosse da ripren-pur Cristo ministro del pecdere.

12 Perciocchè, avanti che certi fosser venuti d' appresso a Giacomo, egli mangiava co' Gentili; ma, quando coloro furon venuti, si sottrasse, e si separò, temendo quei della circoncisione.

13 E gli altri Giudei s' infignevano anch'essi con lui; talchè eziandío Barnaba era insieme trasportato per la loro simulazione.

cato? Così non sia.

18 Perciocchè, se io edifico di nuovo le cose che ho distrutte, io costituisco me stesso trasgressore.

19 Conciossiachè per una legge io sia morto ad un' altra legge, acciocchè io viva a Dio.

20 Io

son crocifisso con Cristo; e vivo, non più io, ma Cristo vive in me; e ciò che ora vivo nella carne, vivo nella fede del Figliuol di Dio, che mi ha amato, e ha dato sè stesso per me.

14 Ma, quando io vidi che non camminavano di piè diritto, secondo la verità dell' evangelo, io dissi a Pietro, in 21 Io non annullo la grazia presenza di tutti: Se tu, es- di Dio; perciocchè, se la giusendo Giudeo, vivi alla Gen-stizia è per la legge, Cristo tile, e non alla Giudaica, per- dunque è morto in vano.

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