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servo.

20 Perciocchè, quelli che son fuggiti dalle contamina

13 Essi, che reputano tutto vinto da alcuno, divenga suo il lor piacere consistere nelle delizie alla giornata; che son macchie, e vituperi, godendo de' loro inganni, mentre man-zioni del mondo, per la cogiano con voi ne' vostri conviti;

14 Avendo gli occhi pieni d'adulterio, e che non restano giammai di peccare; adescando l'anime instabili; avendo il cuore esercitato ad avarizia, figliuoli di maledizione ;

noscenza del Signore e Salvator Gesù Cristo, se, di nuovo essendo in quelle avviluppati, sono vinti, l' ultima condizione è loro peggiore della primiera.

21 Imperocchè meglio era per loro non aver conosciuta la via della giustizia, che dopo averla conosciuta rivolgersi

mento che era lor stato dato.

15 I quali, lasciata la diritta strada, si sono sviati, se-indietro dal santo comandaguitando la via di Balaam, figliuolo di Bosor, il quale 22 Ma egli è avvenuto loro amò il salario d' iniquità. ciò che si dice per vero pro16 Ma egli ebbe la ripren- verbio: Il cane è tornato al sione della sua prevarica- suo vomito, e la porca lavata zione; un' asina mutola, è tornata a voltolarsi nel avendo parlato in voce u- fango. mana, riprese la follía del

profeta.

CAPO III.

ILETTI, questa è già la

17 Questi son fonti senz'D seconda epistola che io vi

acqua, nuvole sospinte dal turbo a' quali è riserbata la caligine delle tenebre.

18 Perciocchè, parlando cose vane sopra modo gonfie, adescano per concupiscenze della carne, e per lascivie, coloro che erano un poco fuggiti da quelli che conversano in

scrivo; nell' una e nell' altra delle quali io desto con ricordo la vostra sincera mente;

2 Acciocchè vi ricordiate delle parole dette innanzi da' santi profeti, e del comandamento di noi apostoli, che è del Signore, e Salvatore istesso; 3 Sapendo questo imprima, 19 Promettendo loro liber- che negli ultimi giorni vertà, là dove eglino stessi son ranno degli schernitori, che servi della corruzione; con- cammineranno secondo le lor ciossiachè ancora, se altri è proprie concupiscenze,

errore;

4 E diranno: Dov'è la pro- e la terra, e l' opere che sono messa del suo avvenimento? in essa, saranno arse.

conciossiachè, da che i padri si sono addormentati, tutte le cose perseverino in un medesimo stato fin dal principio della creazione.

11 Poi dunque che tutte queste cose hanno da dissolversi, quali convienvi essere in sante conversazioni, ed opere di pietà ?

12 Aspettando, e affrettandovi all' avvenimento del giorno di Dio, per lo quale i cieli infocati si dissolveranno. e gli elementi infiammati si

5 Perciocchè essi ignorano questo volontariamente, che per la parola di Dio, ab antico, i cieli furono fatti; e la terra ancora, consistente fuor dell' acqua, e per mezzo struggeranno. l'acqua.

13 Ora, secondo la promessa

6 Per le quali cose il mondo d' esso, noi aspettiam nuovi d' allora, diluviato per l'cieli, e nuova terra, ne' quali acqua, perì. giustizia abita.

7 Ma i cieli e la terra del tempo presente, per la medesima parola son riposti; essendo riserbati al fuoco, nel giorno del giudicio, e della perdizione degli uomini empi. 8 Or quest' unica cosa non vi sia celata, diletti, che appo il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno.

9 Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni reputano tardanza; anzi è paziente inverso noi, non volendo che alcuni periscano, ma che tutti vengano a penitenza.

14 Perciò, diletti, aspettando queste cose, studiatevi che da lui siate trovati immacolati, e irreprensibili in pace.

15 E reputate per salute la pazienza del Signor nostro ; siccome ancora il nostro caro fratello Paolo, secondo la sapienza che gli è stata data, vi ha scritto.

16 Come ancora egli fa in tutte le sue epistole, parlando in esse di questi punti, ne' quali vi sono alcune cose malagevoli ad intendere, le quali gli uomini male ammaestrati ed instabili torcono, come ancora l' altre scritture, alla lor propria perdizione.

10 Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; e in quello i cieli passeranno rapidamente, e gli elementi 17 Voi adunque, diletti, sadivampati si dissolveranno; pendo queste cose innanzi,

guardatevi che, trasportati in- | zia, e conoscenza del Signore, sieme per l'errore degli scel-e Salvator nostro Gesù Cristo. lerati, non iscadiate dalla A lui sia la gloria, ed ora, ed propria fermezza. in sempiterno. Amen.

18 Anzi crescete nella gra

LA PRIMA EPISTOLA CATTOLICA DI

S. GIOVANNI APOSTOLO.

CAPO I.
UELLO che era dal prin-

biamo udito, quello che ab-
biam veduto con gli occhi
nostri, quello che abbiam
contemplato, e che le nostre
mani han toccato della Parola
della vita;

5 Or quest' è l'annunzio che abbiamo udito da lui, e il qual vi annunziamo: Che sono in lui tenebre alcune.

6 Se noi diciamo che abbiam comunione con lui, e camminiam nelle tenebre, noi mentiamo, e non procediamo in verità;

2 (E la vita è stata manife- 7 Ma, se camminiam nella stata, e noi l'abbiam veduta, luce, siccome egli è nella e ne rendiam testimonianza, luce, abbiam comunione egli e vi annunziamo la vita eter-e noi insieme; e il sangue di na, la quale era appo il Padre, e ci è stata manifestata ;)

3 Quello, dico, che abbiam veduto ed udito, noi ve l' annunziamo; acciocchè ancora voi abbiate comunione con noi, e che la nostra comunione sia col Padre, e col suo Figliuol Gesù Cristo.

4 E vi scriviam queste cose, acciocchè la vostra allegrezza sia compiuta.

Gesù Cristo, suo Figliuolo, ci purga d'ogni peccato.

8 Se noi diciamo che non v'è peccato in noi, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele, e giusto, per rimetterci i peccati, e purgarci d'ogni iniquità.

10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.

CAPO II.

ed in voi; perciocchè le tenebre passano, e già ri

FIGLIOLETTI miei, io vi splende la vera luce.

queste cose, acciocchè non pecchiate; e, se pure alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato appo il Padre, cioè, Gesù Cristo giusto;

2 Ed esso è il purgamento de' peccati nostri; e non solo de' nostri, ma ancora di quelli di tutto il mondo.

3 E per questo conosciamo che noi l' abbiam conosciuto, se osserviamo i suoi comandamenti.

4 Chi dice: Io l'ho conosciuto, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo, e la verità non è in quel tale. 5 Ma chi osserva la sua parola, l'amor di Dio è veramente compiuto in quel tale; per questo conosciamo che noi siamo in lui.

6 Chi dice di dimorare in lui, deve, come egli camminò, camminare egli ancora simigliantemente.

7 Fratelli, io non vi scrivo

un

nuovo comandamento; anzi il comandamento vecchio, il quale aveste dal principio; il comandamento vecchio è la parola che voi udiste dal princípio.

8 Ma pure ancora, io vi scrivo un comandamento nuovo; il che è vero in lui,

9 Chi dice d'esser nella luce, e odia il suo fratello, è nelle tenebre fino ad ora. 10 Chi ama il suo fratello, dimora nella luce, e non vi è intoppo in lui.

11 Ma, chi odia il suo fratello, è nelle tenebre, e cammina nelle tenebre, e non sa ove egli si vada; perciocchè le tenebre gli hanno accecati gli occhi.

12 Figlioletti, io vi scrivo, perciocchè vi son rimessi peccati per lo nome d'esso. 13 Padri, io vi scrivo, perciocchè avete conosciuto quello che è dal principio. Giovani, io vi scrivo, perciocchè avete vinto il maligno.

14 Fanciulli, io vi scrivo, perciocchè avete conosciuto il Padre. Padri, io vi ho scritto, perciocchè avete conosciuto quello che è dal principio. Giovani, io vi ho scritto, perciocchè siete forti, e la parola di Dio dimora in voi, e avete vinto il maligno.

15 Non amate il mondo, nè le cose che son nel mondo se alcuno ama il mondo, l' amor del Padre non è in lui.

16 Perciocchè tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, e la concupiscenza degli occhi, o la

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superbia della vita, non è dal | dimora in voi, ancora voi diPadre, ma è dal mondo. morerete nel Figliuolo, e nel 17 E il mondo, e la sua con- Padre. cupiscenza, passa via; ma chi fa la volontà di Dio dimora in eterno.

18 Fanciulli, egli è l'ultimo tempo; e, come avete inteso che l'anticristo verrà, fino ad ora vi son molti anticristi; onde noi conosciamo ch' egli è l'ultimo tempo.

19 Sono usciti d' infra noi, ma non eran de' nostri; perciocchè, se fossero stati de' nostri, sarebber rimasti con noi; ma conveniva che fosser manifestati; perciocchè non tutti sono de' nostri.

20 Ma, quant'è a voi, voi avete l'unzione dal Santo, e conoscete ogni cosa.

21 Ciò ch' io vi ho scritto, non è perchè non sappiate la verità; anzi, perciocchè la sapete, e perciocchè niuna menzogna è dalla verità.

22 Chi è il mendace, se non colui che nega che Gesù è il Cristo? esso è l' anticristo,

25 E questa è la promessa, ch' egli ci ha fatta, cioè, la vita eterna.

26 Io vi ho scritte queste cose intorno a coloro che vi seducono.

27 Ma, quant' è a voi, l' unzione che avete ricevuta di lui dimora in voi, e non avete bisogno che alcuno v insegni ; ma, come l' istessa unzione v' insegna ogni cosa, ed essa è verace, e non è menzogna; dimorate in esso, come quella vi ha insegnato. 28 Or dunque, figlioletti, dimorate in lui, acciocchè, quando egli sarà apparito, abbiam confidanza, e non siamo confusi, per la sua presenza, nel suo avvenimento. 29 Se voi sapete ch' egli è giusto, sappiate che chiunque opera la giustizia è nato da lui.

CAPO III.

EDETE qual carità ci ha

il qual nega il Padre, e ilta il Padre, che noi

Figliuolo.

23 Chiunque nega il Figliuolo nè anche ha il Padre; chi confessa il Figliuolo, ha ancora il Padre.

24 Quant'è a voi dunque, dimori in voi ciò che avete udito dal principio; se ciò che avete udito dal principio

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siam chiamati figliuoli di Dio; per ciò non ci conosce il mondo, perciocchè non ha conosciuto lui.

2 Diletti, ora siamo figliuoli di Dio, ma non è ancora apparito ciò che saremo; ma sappiamo che, quando egli

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