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ed ecco, la trave è nell'occhio | mena alla perdizione ; e molti tuo?

5 Ipocrito, trai prima dell' occhio tuo la trave, e poi avviserai di trarre dell'occhio del tuo fratello il fuscello. 6 Non date ciò che è santo a' cani, e non gittate le vostre perle dinanzi a' porci; che talora non le calpestin co' piedi, e, rivoltisi, non vi lacerino.

son coloro ch' entran per essa.

14 Quanto è stretta la porta, e angusta la via che mena alla vita! e pochi son coloro che la trovano.

15 Ora, guardatevi da' falsi profeti, i quali vengono a voi in abito di pecore; ma dentro son lupi rapaci.

16 Voi li riconoscerete da'

7 Chiedete, e vi sarà dato;|frutti loro ; colgonsi uve dalle cercate, e troverete; picchiate, spine, o fichi da' triboli?

e vi sarà aperto. 8 Perciocchè, chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e sarà aperto a chi picchia.

9 Evvi egli alcun uomo fra voi, il quale, se il suo figliuolo gli chiede del pane, gli dia una pietra?

10 Ovvero anche, se gli chiede un pesce, gli porga un serpente ?

11 Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dar buoni doni a' vostri figliuoli, quanto maggiormente il Padre vostro, che è ne' cieli, darà egli cose buone a coloro che lo richiederanno?

12 Tutte le cose adunque, che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele altresì voi a loro; perciocchè questa è la legge ed i profeti.

13 Entrate per la porta stretta, perciocchè larga è la porta, e spaziosa la via, che

17 Così, ogni buon albero fa buoni frutti; ma l'albero malvagio fa frutti cattivi. 18 L'albero buono non può far frutti cattivi, nè l'albero malvagio far frutti buoni. 19 Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato, e gittato nel fuoco.

20 Voi adunque li riconoscerete da' lor frutti.

21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno de' cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio, ch'è ne' cieli.

22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciati demoni, e fatte, in nome tuo, molte potenti operazioni? 23 Ma io allora protesterò loro: Io non vi conobbi giammai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d' iniquità. 24 Perciò, io assomiglio

chiunque ode queste mie
parole, e le mette ad effetto,
ad un
uomo avveduto, il
quale ha edificata la sua casa
sopra la roccia ;

25 E, quando è caduta la pioggia, e son venuti i torrenti, e i venti han soffiato, e si sono avventati a quella casa, ella non è però caduta; perciocchè era fondata sopra la roccia.

26 Ma, chiunque ode queste parole, e non le mette ad effetto, sarà assomigliato ad un uomo pazzo, il quale ha edificata la sua casa sopra la

rena;

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7 E Gesù gli disse: Io verrò,

27 E, quando la pioggia è caduta, e son venuti i tor-e lo sanerò. renti, e i venti han soffiato, e si sono avventati a quella casa, ella è caduta, e la sua ruina è stata grande.

28 Ora, quando Gesù ebbe forniti questi ragionamenti, le turbe stupivano della sua dottrina;

29 Perciocchè egli le ammaestrava, come avendo autorità, e non come gli Scribi.

8 E il centurione, rispondendo, disse: Signore io non son degno che tu entri sotto al mio tetto; ma solamente di' la parola, e il mio famiglio sarà guarito.

9 Perciocchè io son uomo, sottoposto alla podestà altrui, e ho sotto di me de' soldati; e pure, se dico all' uno: Va, egli va ; e se all' altro: Vieni, egli viene; e se dico al mio CAPO VIII. servitore: Fa questo, egli lo RA, quando egli fu sceso fa. quente, molte turbe

lo seguitarono.

2 Ed ecco, un lebbroso venne, e l'adorò, dicendo: Signore, se tu vuoi, tu puoi nettarmi.

10 E Gesù, avendo udite queste cose, si maravigliò, e disse a coloro che lo seguitavano: Io vi dico in verità, che non pure in Israele ho trovata cotanta fede.

11 Or io vi dico, che molti | 20 E Gesù gli disse: Le verrano di Levante e di Po-volpi hanno delle tane, e gli nente, e sederanno a tavola uccelli del cielo de' nidi; ma con Abrahamo, con Isacco, e il Figliuol dell' uomo non ha con Giacobbe nel regno de' pur dove posare il capo. cieli.

12 E i figliuoli del regno saranno gittati nelle tenebre di fuori. Quivi sarà il pianto, e lo stridor de' denti.

13 E Gesù disse al centurione: Va; e, come hai creduto, siati fatto. E il suo famiglio fu guarito in quello

stante.

14 Poi Gesù, entrato nella casa di Pietro, vide la suocera di esso che giaceva in letto con la febbre.

15 Ed egli le toccò la mano; e la febbre la lasciò, ed ella si levò, e ministrava loro.

16 Ora, fattosi sera, gli furono presentati molti indemoniati; ed egli, con la parola, cacciò fuori gli spiriti, e sanò tutti i malati;

17 Acciocchè si adempiesse ciò che fu detto dal profeta Isaia, dicendo: Egli ha prese sopra di sè le nostre infermità, e ha portate le nostre malattíe.

21 Poi un altro, ch' era de' suoi discepoli, gli disse: Signore, permettimi che prima io vada, e seppellisca mio padre.

22 Ma Gesù gli disse: Seguitami, e lascia i morti seppellire i loro morti.

23 Ed essendo egli entrato nella navicella, i suoi discepoli lo seguitarono.

24 Ed ecco, avvenne in mare un gran movimento, talchè la navicella era coperta dall' onde; or egli dormiva.

25 E i suoi discepoli, accostatisi, lo svegliarono, dicendo: Signore, salvaci, noi periamo.

26 Ed egli disse loro: Perchè avete voi paura, o uomini di poca fede? E, destatosi, sgridò i venti e il mare, e si fece gran bonaccia.

27 E la gente si maravigliò, dicendo : Qual uomo è costui, che eziandío il mare ed i venti gli ubbidiscono ?

28 E, quando egli fu giunto

18 Or Gesù, veggendo d' intorno a sè molte turbe, co-all' altra riva, nella contrada mandò che si passasse all' altra riva.

de' Ghergheseni, gli si fecero incontro due indemoniati, u

19 Allora uno Scriba, acco-sciti de' monumenti, fieri olstatosi, gli disse: Maestro, io ti tre modo, talchè niuno poteva seguirò, dovunque tu andrai. | passar per quella via.

29 Ed ecco, gridarono, di- | bi dicevano fra sè stessi : Costui bestemmia.

cendo: Che vi è tra noi e te, o Gesù, Figliuol di Dio ? sei tu venuto qua, per tormentarci innanzi il tempo?

30 Or lungi da essi vi era una greggia di molti porci, che pasceva.

31 Eidemoni lo pregavano, dicendo: Se tu ci cacci, permettici di andare in quella greggia di porci.

32 Ed egli disse loro: Andate. Ed essi, usciti, se ne andarono in quella greggia di porci; ed ecco, tutta quella greggia di porci si gittò per lo precipizio nel mare, e quelli morirono nell'acque. 33 E coloro che li pasturavano fuggirono; e andati nella città, rapportarono tutte queste cose, e anche il fatto degl' indemoniati.

34 Ed ecco, tutta la città uscì incontro a Gesù ; e avendolo veduto, lo pregarono che si dipartisse da' lor confini.

CAPO IX.

D egli, entrato nella navi

riva, e venne nella sua città. 2 Ed ecco, gli fu presentato un paralitico, che giaceva in letto. E Gesù, veduta la fede loro, disse al paralitico: Figliuolo, sta di buon cuore, tuoi peccati ti son rimessi. 3 Ed ecco, alcuni degli scri

4 E Gesù, veduti i lor pensieri, disse: Perchè pensate voi cose malvage ne' vostri cuori ?

5 Perciocchè, quale è più agevole, dire: I tuoi peccati ti son rimessi, ovver dire: Levati, e cammina?

6 Ora, acciocchè voi sappiate che il Figliuol dell' uomo ha autorità in terra di rimettere i peccati: Tu, levati (disse egli allora al paralitico), togli il tuo letto, e vattene a casa tua.

7 Ed egli, levatosi, se ne andò a casa sua.

8 E le turbe, veduto ciò, si maravigliarono, e glorificarono Iddio, che avea data cotal podestà agli uomini.

9 Poi Gesù, passando oltre, vide un uomo che sedeva al banco della gabella, chiamato Matteo; ed egli gli disse: Seguitami. Ed egli, levatosi, lo seguitò.

10 E avvenne che, essendo Gesù a tavola in casa, ecco,

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vennero, e si misero a tavola con Gesù, e co' suoi discepoli. 11 Ei Farisei, veggendo ciò, dissero a' discepoli di esso: Perchè mangia il vostro maeistro co' pubblicani e co' peccatori ?

12 E Gesù, avendoli uditi,

disse loro: Coloro che stanno | passata; ma vieni, e metti bene non han bisogno di me- la mano sopra di lei, ed ella dico, ma i malati. viverà.

13 Or andate, e imparate 19 E Gesù, levatosi, lo seche cosa è: Io voglio miseri- guitò, insieme co' suoi discecordia, e non sacrifizio; per-poli. ciocchè io non son venuto per chiamare a penitenza i giusti, anzi i peccatori.

14 Allora si accostarono a lui i discepoli di Giovanni, dicendo: Perchè noi ed i Farisei digiuniamo noi spesso, e i tuoi discepoli non digiunano?

20 Ed ecco, una donna, inferma di flusso di sangue già da dodici anni, si accostò di dietro, e toccò il lembo della sua vesta ;

21 Perciocchè ella diceva fra sè stessa: Se sol tocco la sua vesta, sarò liberata.

22 E Gesù, rivoltosi, e vedutala, le disse: Sta di buon cuore, figliuola; la tua fede ti ha salvata. E da quell' ora la donna fu liberata.

15 E Gesù disse loro: Que' della camera delle nozze posson eglino far cordoglio, mentre lo sposo è con loro? ina verranno i giorni, che lo sposo sarà loro tolto, e allora digiu-nuto in casa del capo della

neranno.

16 Or niuno mette un pezzo di panno rozzo in un vestimento vecchio; perciocchè quel suo ripieno porta via del vestimento, e la rottura se ne fa peggiore.

17 Parimente, nou si mette vin nuovo in barili vecchi; altrimenti, i barili si rompono, e il vino si spande, e i barili si perdono; ma si mette il vin nuovo in barili nuovi, e amendue si conservano. 18 Mentre egli ragionava loro queste cose, ecco, uno de' capi della sinagoga venne, e gli s' inchinò, dicendo: La mia figliuola è pur ora tra

23 E, quando Gesù fu ve

sinagoga, ed ebbe veduti i sonatori, e la moltitudine che romoreggiava,

24 Disse loro: Ritraetevi perciocchè la fanciulla non morta, ma dorme. Ed essi si ridevano di lui.

25 Ma, quando la moltitudine fu messa fuori, egli entrò, e prese la fanciulla per la mano, ed ella si destò.

26 E la fama di ciò andò per tutto quel paese.

27 E, partendosi Gesù di là, due ciechi lo seguitarono, gridando e dicendo: Abbi pietà di noi, Figliuolo di Davide.

28 E, quando egli fu venuto in casa, que' ciechi si accosta

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