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35 Ora, come fu giorno, i pretori mandarono i sergenti a dire al prigioniere: Lascia andar quegli uomini.

36 E il prigioniere rapportò a Paolo queste parole, dicendo: I pretori hanno mandato a dire che siate liberati; ora dunque uscite, e andatevene in pace.

usanza, entrò da loro; e per
tre sabati tenne loro ragiona-
menti tratti dalle scritture,
3 Dichiarando, e proponendo
loro, ch' era convenuto che il
Cristo sofferisse, e risuscitasse
da' morti; e ch'esso (il quale,
disse egli, io vi annunzio)
era Gesù il Cristo.

4 E alcuni di loro credet. tero, e si aggiunsero con Paolo e Sila; come anche

giosi, e delle donne principali non poche.

37 Ma Paolo disse loro: Dopo averci pubblicamente battuti, senza essere stati gran numero di Greci relicondannati in giudicio, noi che siam Romani, ci hanno messi in prigione; ed ora celatamente ci mandano fuori ! La cosa non andrà così; anzi, vengano eglino stessi, e ci menino fuori.

38 E i sergenti rapportarono queste parole a' pretori; ed essi temettero, avendo inteso ch' eran Romani.

39 E vennero, e li pregarono di perdonar loro; e, menatili fuori, li richiesero d' uscir della città.

40 Ed essi, usciti di prigione, entrarono in casa di Lidia; e, veduti i fratelli, li consolarono, e poi si diparti

rono.

5 Ma i Giudei, ch' erano increduli, mossi d' invidia, preser con loro certi uomini malvagi della gente di piazza ; e, raccolta una turba, commossero a tumulto la città; e, avendo assalita la casa di Giasone, cercavano di trarli fuori al popolo.

6 Ma, non avendoli trovati, trassero Giasone, e alcuni de' fratelli, a' rettori della città, gridando: Costoro che han inesso sottosopra il mondo sono eziandío venuti qua;

7 E Giasone gli ha raccolti ; ed essi tutti fanno contro agli statuti di Cesare, dicendo esservi un altro re, cioè, Gesù. 8 E commossero il popolo, D essendo passati per An-e i rettori della città, che udi

CAPO XVII.

ED essendo pilonia, vane juste cose.

vennero in Tessalonica, dove
era la sinagoga de' Giudei;
2 E Paolo, secondo la sua

9 Ma pure essi, ricevuta cauzione da Giasone, e dagli altri, li lasciarono andare.

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10 E i fratelli subito di notte mandarono via Paolo, e Sila, in Berea; ed essi, essendovi giunti, andarono nella sinagoga de' Giudei. 11 Or costoro furon più generosi che gli altri, ch' erano in Tessalonica; e, con ogni prontezza, ricevettero la Parola, esaminando tuttodì le scritture, per vedere se queste cose stavan così.

12 Molti adunque di loro credettero, e non picciol numero di donne Greche onorate, e d' uomini.

13 Ma, quando i Giudei di Tessalonica ebbero inteso che la parola di Dio era da Paolo stata annunziata eziandío in Berea, vennero anche là, commovendo le turbe.

nella sinagoga co' Giudei, e
con le persone religiose; ed
ogni dì in su la piazza con
coloro che si scontravano.
18 E alcuni de' filosofi Epi-
curei, e Stoici, conferivan
con lui. E alcuni dicevano :
Che vuol dire questo ciancia-
tore? E gli altri: Egli pare
essere annunziatore di dii
stranieri; perciocchè egli
evangelizzava loro Gesù, e
la risurrezione.

19 E lo presero, e lo menarono nell' Areopago, dicendo: Potrem noi sapere qual sia questa nuova dottrina, la qual tu proponi ?

20 Perciocchè tu ci rechi agli orecchi cose strane; noi vogliam dunque sapere che cosa si vogliano coteste cose. 14 Ma allora i fratelli man- 21 (Or tutti gli Ateniesi, darono prontamente fuori e i forestieri che dimoravano Paolo, acciocchè se ne an- in quella città, non vacavano dasse, facendo vista di an- ad altro, che a dire, o ad dare al mare; e Sila, e Ti-udire alcuna cosa di nuovo.) moteo rimaser quivi.

15 E coloro che avean la cura di por Paolo in salvo, lo condussero sino in Atene; e, ricevuta da lui commession di dire a Sila, ed a Timoteo, che quanto prima venissero a lui, si partirono.

22 E Paolo, stando in piè in mezzo dell' Areopago, disse: Uomini Ateniesi, io vi veggo quasi troppo religiosi in ogni cosa.

23 Perciocchè, passando, e considerando le vostre deità, ho trovato eziandío un altare, 16 Ora, mentre Paolo gli sopra il quale era scritto, aspettava in Atene, lo spirito ALL' IDDIO SCONOSCIUsuo s' inacerbiva in lui, veg-TO. Quello adunque, il qual gendo la città piena d' idoli. voi servite, senza conoscerlo, 17 Egli adunque ragionava io ve l'annunzio.

24 L'Iddio, che ha fatto il 31 Perciocchè egli ha ordi

mondo, e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in tempii fatti d' opera di mani;

25 E non è servito per mani d' uomini, come avendo bisogno d' alcuna cosa; egli, che dà a tutti e la vita, e il fiato, ed ogni cosa;

nato un giorno, nel quale egli giudicherà il mondo in giustizia, per quell' uomo, il quale egli ha stabilito ; di che ha fatta fede a tutti, avendolo suscitato da' morti. 32 Quando udirono mentovar la risurrezion de' morti, altri se ne facevan beffe, altri dicevano: Noi ti udiremo un'

26 E ha fatto d'un mede-altra volta intorno a ciò. simo sangue tutta la generazion degli uomini, per abitar sopra tutta la faccia della terra, avendo determinati i tempi prefissi, e i confini della loro abitazione;

33 E così Paolo uscì del mezzo di loro.

34 E alcuni si aggiunsero con lui, e credettero; fra i quali fu anche Dionigio l' Areopagita, e una donna chia

27 Acciocchè cerchino il Si-mata per nome Damaris, ed gnore, se pur talora potes-altri con loro.

sero, come a tastone, trovarlo; benchè egli non sia lungi

da ciascun di noi.

CAPO XVIII.

28 Conciossiachè in lui vi-ORA, dopo queste cose,

viamo, e ci moviamo, e siamo; e venne in Corinto.

siccome ancora alcuni de' vo- 2 E, trovato un certo Giustri poeti hanno detto: Per-deo, chiamato per nome ciocchè noi siamo eziandío Aquila, di nazione Pontico, sua progenie.

nuovamente venuto d'Italia,

29 Essendo noi adunque insieme con Priscilla, sua progenie di Dio, non dobbia- moglie (perciocchè Claudio mo stimar che la Deità sia avea comandato che tutti i simigliante ad oro, o ad ar- Giudei si partissero di Roma), gento, o a pietra; a scoltura d' si accostò a loro. arte, e d' invenzione umana. 30 Avendo Iddio adunque dissimulati i tempi dell' ignoranza, al presente dinunzia per tutto a tutti gli uomini che si ravveggano;

3 E, perciocchè egli era della medesima arte, dimorava in casa loro, e lavorava; perciocchè l' arte loro era di far padiglioni.

4 E ogni sabato faceva un

suade agli uomini di servire a Dio contro alla legge.

sermone nella sinagoga, e proconsolo d' Acaia, i Giudei induceva alla fede Giudei e di pari consentimento si leGreci. varono contro a Paolo, e lo 5 Ora, quando Sila e Ti-menarono al tribunale, moteo furon venuti di Mace- 13 Dicendo: Costui perdonia, Paolo era sospinto dallo Spirito, testificando a' Giudei che Gesù è il Cristo. 6 Ma, contrastando eglino, e bestemmiando, egli scosse i suoi vestimenti, e disse loro: Il sangue vostro sia sopra il vostro capo, io ne son netto; da ora innanzi io andrò a' Gentili.

7 E, partitosi di là, entrò in casa d'un certo, chiamato per nome Giusto, il qual serviva a Dio; la cui casa era attenente alla sinagoga.

8 Or Crispo, capo della sinagoga, credette al Signore, con tutta la sua famiglia; molti ancora de' Corinti, udendo Paolo, credevano, ed erano battezzati.

9 E il Signore disse di notte in visione a Paolo: Non temere; ma parla, e non ta

cere;

14 E, come Paolo era per aprir la bocca, Gallione disse a' Giudei: Se si trattasse d' alcuna ingiustizia, o misfatto, o Giudei, io vi udirei pazientemente, secondo la ragione;

15 Ma, se la quistione è intorno a parole, ed a nomi, e alla vostra legge, provvedeteci voi; perciocchè io non voglio esser giudice di coteste

cose.

16 E gli scacciò dal tribunale.

17 E tutti i Greci preser Sostene, capo della sinagoga, e lo battevano davanti al tribunale; e Gallione niente si curava di queste cose.

18 Ora, quando Paolo fu dimorato quivi ancora molti giorni, prese commiato da' fratelli, e navigò in Siria, con Priscilla, ed Aquila; aven

10 Perciocchè io son teco, e niuno metterà le mani sopra te, per offenderti; conciossia-dosi fatto tondere il capo chè io abbia un gran popolo in Cencrea, perciocchè avea in questa città. voto.

11 Egli adunque dimorò quivi un anno, e sei mesi, insegnando fra loro la parola di Dio.

12 Poi, quando Gallione fu

19 Ed essendo giunto in Efeso, li lasciò quivi. Or egli entrò nella sinagoga, e fece un sermone a' Giudei.

20 Ed essi lo pregavano di

dimorare appresso di loro più | che l' accogliessero. Ed egli, lungo tempo; ma egli non essendo giunto là, conferi acconsenti di farlo; molto a coloro che avean creduto per la grazia.

21 Anzi prese commiato da loro, dicendo: Del tutto mi convien far la festa prossima in Gerusalemme; ma io ritornerò ancora a voi, se piace a Dio. Così si partì per mare da Efeso.

22 Ed essendo disceso in

28 Perciocchè con grande sforzo convinceva pubblicamente i Giudei, dimostrando per le scritture che Gesù è il Cristo.

CAPO XIX.

Cesarea, sali in Gerusalemme; OR avvenne, mentre Apollo

poi, dopo aver salutata chiesa, scese in Antiochia. 23 Ed essendo quivi dimorato alquanto tempo, si partì, andando attorno di luogo in luogo per lo paese di Galazia, e di Frigia, confermando tutti i discepoli.

24 Or un certo Giudeo, il cui nome era Apollo, di nazione Alessandrino, uomo eloquente e potente nelle scritture, arrivò in Efeso.

25 Costui era ammaestrato ne' principii della via del Signore; e, fervente di spirito, parlava, e insegnava diligentemente le cose del Signore, avendo sol conoscenza del battesimo di Giovanni. 26 E prese a parlar francamente nella sinagoga. Aquila, e Priscilla, uditolo, lo presero con loro, e gli esposero più appieno la via di Dio.

Ed

27 Poi, volendo egli passare in Acaia, i fratelli vel confortarono, e scrissero a' discepoli

era in Corinto, che Paolo, avendo traversate le provincie alte, venne in Efeso; e, trovati quivi alcuni discepoli, disse loro:

2 Avete voi ricevuto lo Spirito Santo, dopo che avete creduto? Ed essi gli dissero : Anzi non pure abbiamo udito se vi è uno Spirito Santo.

3 E Paolo disse loro: In che dunque siete stati battezzati ? Edessi dissero: Nel battesimo di Giovanni.

4 E Paolo disse: Certo, Giovanni battezzò del battesimo di penitenza, dicendo al popolo che credessero in colui che veniva dopo lui, cioè, in Cristo Gesù.

5 E, udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù.

6 E, dopo che Paolo ebbe loro imposte le mani, lo Spirito Santo venne sopra loro, e parlavano lingue strane, e profetizzavano.

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