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e voi siete savi in Cristo; noi siam deboli, e voi forti; voi siete gloriosi, e noi disonorati.

11 Infino ad ora sofferiamo fame, e sete, e nudità; e siam battuti di guanciate, e non abbiamo alcuna stanza ferma;

19 Ma tosto verrò a voi, se piace. al Signore ; e conoscerò, non il parlar di coloro che si son gonfiati, ma la potenza.

20 Perciocchè il regno di Dio non consiste in parlare, ma in potenza.

21 Che volete? verrò io a

12 E ci affatichiamo, lavo- voi con la verga? ovvero, rando con le proprie mani: con amore, e con ispirito di ingiuriati, benediciarno, perseguitati, comportiamo;

13 Biasimati, supplichiamo; noi siamo divenuti come le spazzature del mondo, e come la lordura di tutti infino ad

ora.

14 Io non scrivo queste cose per farvi vergogna, ma vi ammonisco come miei cari figli.

15 Perciocchè, avvegnachè voi aveste diecimila pedagoghi in Cristo, non però avreste molti padri; conciossiachè io vi abbia generati in Cristo Gesù, per l' evangelo. 16 Io vi esorto adunque che siate miei imitatori.

17 Per questo vi ho mandato Timoteo, che è mio figliuol diletto, e fedele nel Signore, il qual vi rammemorerà quali son le mie vie in Cristo, come io insegno per tutto in ogni chiesa.

18 Or alcuni si son gonfiati, come se io non dovessi venire a voi.

mansuetudine?

САРО Ў.

EL tutto si ode che vi è

Dravi fornicazione; e

tal fornicazione, che non pur fra i Gentili è nominata, cioè, che alcuno si tien la moglie del padre.

2 E pure ancora voi siete gonfi, e più tosto non avete fatto cordoglio, acciocchè colui che ha commesso questo fatto fosse tolto del mezzo di voi.

3 Conciossiachè io, come assente del corpo, ma presente dello spirito, abbia già giudicato, come presente, che colui che ha commesso ciò in questa maniera :

4 (Voi, e lo spirito mio essendo raunati nel nome del nostro Signor Gesù Cristo, con la podestà del Signor nostro Gesù Cristo ;)

5 Che il tale, dico, sia dato in mano di Satana, alla perdizion della carne, acciocchè

lo spirito sia salvato nel gior- | fuori; ma togliete il malvano del Signore Gesù. gio d' infra voi stessi.

6 Il vostro vanto non è buono; non sapete voi che

CAPO VI. RDISCE alcun di voi,

un poco di lievito levita tutta avendo qualche affare con

la pasta?

7 Purgate adunque il vec- un altro, piatire davanti agl' chio lievito, acciocchè siate iniqui, e non davanti a' santi? nuova pasta, secondo che 2 Non sapete voi che i santi siete senza lievito; concios-giudicheranno il mondo ? e, siachè la nostra Pasqua, cioè se il mondo è giudicato per Cristo, sia stata immolata voi, siete voi indegni de' miper noi. uimi giudicii?

རྒྱ།

8 Perciò facciam la festa, non con vecchio lievito, nè con lievito di malvagità, e di nequizia, ma con azzimi di sincerità, e di verità.

9 Io vi ho scritto in quell' epistola che voi non vi mescoliate co' fornicatori ;

10 Non però del tutto co' fornicatori di questo secolo, o con gli avari, co' rapaci, o con gl' idolatri; perciocchè altrimenti vi converrebbe uscire del mondo.

11 Ma ora, ecco coloro co' quali vi ho scritto che non vi mescoliate, cioè, che se alcuno, che si nomina fratello, è o fornicatore, o avaro, o idolatro, o ubbriaco, o maldicente, o rapace, non pur mangiate con un tale.

12 Perciocchè che ho io da far di giudicar que' di fuori? non giudicate .voi que' di dentro?

13 Or Iddio giudica que' di

3 Non sapete voi che noi giudicheremo gli angeli? quanto più possiamo giudicar delle cose di questa vita?

4 Dunque, se avete de' piati per cose di questa vita, fate seder per giudici quelli che nella chiesa sono i più dispregevoli.

5 Io lo dico per farvi vergogna. Così non vi è egli pur un savio fra voi, il qual possa dar giudicio fra l'uno de' suoi fratelli, e l' altro?

6 Ma, fratello con fratello piatisce, e ciò davanti agl' infedeli.

7 Certo adunque già vi è del tutto del difetto in voi, in ciò che voi avete delle liti gli uni con gli altri; perchè non sofferite voi più tosto che torto vi sia fatto? perchè non vi lasciate più tosto far qualche danno?

8 Ma voi fate torto, e danno; e ciò a' fratelli.

9 Non sapete voi che gl' ingiusti non erederanno il regno di Dio? non v' ingannate; nè i fornicatori, nè gl' idolatri, nè gli adulteri, nè i molli, nè quelli che usano co' maschi ;

10 Nè i ladri, nè gli avari, nè gli ubbriachi, nè gli oltraggiosi, nè i rapaci, non erederanno il regno di Dio. 11 Or tali eravate già alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati, nel nome del Signore Gesù, e per lo Spirito dell' Iddio

nostro.

12 Ogni cosa mi è lecita, ma ogni cosa non è utile; ogni cosa mi è lecita, ma non però sarò per cosa alcuna renduto soggetto.

13 Le vivande son per lo ventre, e il ventre per le vivande; e Iddio distruggerà e quello, e queste; ma il corpo non è per la fornicazione, anzi per lo Signore, e il Signore per lo corpo.

14 Or Iddio, come egli ha risuscitato il Signore, così ancora risusciterà noi, per la sua potenza.

15 Non sapete voi che i vostri corpi son membra di Cristo? torrò io adunque le membra di Cristo, e faronne membra d' una meretrice? Così non sia.

16 Non sapete voi che chi si congiugne con una meretrice è uno stesso corpo con essa? perciocchè i due, dice il Signore, diverranno una stessa carne.

17 Ma chi è congiunto col Signore è uno stesso spirito con lui.

18 Fuggite la fornicazione; ogni altro peccato che l'uomo commette è fuor del corpo; ma chi fornica, pecca contro al suo proprio corpo.

19 Non sapete voi che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo ch'è in voi, il quale avete da Dio; e che non siete a voi stessi ?

20 Conciossiachè siate stati comperati con prezzo; glori ficate adunque Iddio col vostro corpo, e col vostro spirito, i quali sono di Dio.

ORA

CAPO VII.

RA, quant' è alle cose, delle quali mi avete scritto, egli sarebbe bene per l'uomo di non toccar donna. 2 Ma, per le fornicazioni, ogni uomo abbia la sua moglie, e ogni donna il suo proprio marito.

3 Il marito renda alla moglie la dovuta benivoglienza ; e parimente la moglie al marito.

4 La moglie non ha podestà sopra il suo proprio corpo,

ma il marito; parimente an- | ha moglie infedele, ed ella cora il marito non ha podestà consente d' abitar con lui, sopra il suo proprio corpo, non la lasci.

ma la moglie.

5 Non frodate l'un l'altro, se pur non è di consentimento, per un tempo, per vacare a digiuno, e ad orazione; poi di nuovo tornate a stare insieme, acciocchè Satana non vi tenti per la vostra inconti

nenza.

13 Parimente

aucora la

donna che ha un marito infedele, se egli consente d' abitar con lei, non lo lasci. 14 Perciocchè il marito infedele è santificato nella moglie, e la moglie infedele è santificata nel marito; altrimenti, i vostri figliuoli sareb

6 Or io dico questo per con- bero immondi; ma ora son cessione, non per comanda-santi.

mento.

7 Perciocchè io vorrei che tutti gli uomini fossero come son io; ma ciascuno ha il suo proprio dono da Dio; l' uno in una maniera, l'altro in un' altra.

8 Or io dico a quelli che non son maritati, e alle vedove, ch' egli è bene per loro che se ne stieno come me ne sto io ancora.

9 Ma, se non si contengono, maritinsi; perciocchè meglio è maritarsi, che ardere.

10 Ma a' maritati ordino, non io, ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito.

11 E, se pure ella si separa, rimanga senza maritarsi, o si riconcilii col marito. Il marito altresì non lasci la moglie.

12 Ma agli altri dico io, non il Signore: Se alcun fratello

15 Che se l'infedele si separa, separisi; in tal caso il fratello, o la sorella, non son sottoposti a servitù; ma Iddio ci ha chiamati a pace.

16 Perciocchè, che sai tu, moglie, se tu salverai il marito? ovvero tu, marito, che sai se tu salverai la moglie?

17 Se no, secondo che Iddio ha distribuito ciascuno, secondo che il Signore ha chiamato ciascuno, così cammini; e così ordino in tutte le chiese.

18 Alcuno è egli stato chiamato, essendo circonciso? non voglia sembrare incirconciso ; alcuno è egli stato chiamato, essendo incirconciso? non circoncidasi.

19 La circoncisione è nulla, e l'incirconcisione è nulla; ma il tutto è l'osservanza de' comandamenti di Dio.

20 Ciascuno rimanga nella | avranno tribolazione nella vocazione, nella quale è stato carne; or io vi risparmio. chiamato. 29 Ma questo dico, fratelli,

21 Sei tu stato chiamato, che il tempo è omai abbreessendo servo? non curar-viato; acciocchè, e coloro che tene; ma se pur puoi divenir hanno mogli sieno come se libero, usa più tosto quella non l'avessero; comodità.

22 Perciocchè colui che è chiamato nel Signore, essendo servo, è servo francato del Signore; parimente ancora colui ch'è chiamato, essendo libero, è servo di Cristo.

23 Voi siete stati comperati con prezzo, non divenite servi degli uomini.

24 Fratelli, ognun rimanga appo Iddio nella condizione, nella quale egli è stato chia

mato.

25 Or intorno alle vergini, io non ne ho comandamento dal Signore; ma ne do avviso, come avendo ottenuta misericordia dal Signore d' esser fedele.

26 Io. stimo adunque ciò esser bene per la soprastante necessità; perciocchè egli è bene per l'uomo di starsene così.

27 Sei tu legato a moglie ? non cercar d'essere sciolto; sei tu sciolto da moglie ? non cercar moglie.

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30 E coloro che piangono, come se non piagnessero; e coloro che si rallegrano, come se non si rallegrassero; e coloro che comperano, come se non dovessero possedere ;

31 E coloro che usano questo mondo, come non abusandolo; perciocchè la figura di questo mondo passa. 32 Or io desidero che voi siate senza sollecitudine. Chi non è maritato, ha cura delle cose del Signore, come egli sia per piacere al Siggnore;

33 Ma colui che è maritato ha cura delle cose del mondo, come egli sia per piacere alla sua moglie.

34 Vi è differenza tra la donna e la vergine; quella che non è maritata ha cura delle cose del Signore, acciocchè sia santa di corpo e di spirito: ma la maritata ha cura delle cose del mondo, come ella sia per piacere al marito.

28 Che se pure ancora 35 Ora, questo dico io per prendi moglie, tu non pecchi; la vostra propria comodità; e, se la vergine si marita, non per mettervi addosso un non pecca; ma tali persone | laccio, ma per ciò che è de

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