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15 Anzi, infino al di d'oggi, quando si legge Mosè, il velo è posto sopra il cuor loro.

16 Ma quando Israele si sarà convertito al Signore, il velo sarà rimosso.

17 Or il Signore è quello spirito; e dove è lo Spirito del Signore, ivi è libertà.

18 E noi tutti, contemplando a faccia scoperta, come in uno specchio, la gloria del Signore, siam trasformati nella stessa immagine, di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore.

CAPO IV.

gogna, non camminando con astuzia, e non falsando la parola di Dio; anzi rendendoci approvati noi stessi appo ogni coscienza degli uomini, davanti a Dio, per la manifestazion della verità.

3 Che se il nostro evangelo ancora è coperto, egli è coperto fra quei che periscono; 4 Fra i quali l' iddio di questo secolo ha accecate le menti degl' increduli; acciocchè la luce dell' evangelo della gloria di Cristo, il quale è l'immagine dell' invisibile Iddio, non risplenda loro. 5 Conciossiachè non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù, il Signore; e che noi siamo vostri servitori, per Gesù.

6 Perciocchè Iddio, che disse che la luce risplendesse dalle tenebre, è quel che ha fatto schiarire il suo splendore ne' cuori nostri, per alluminarci nella conoscenza della gloria di Dio, nella faccia di Gesù Cristo.

7 Or noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, acciocchè l'eccellenza di questa

PERCIÒ, avendo questo potenza sia di Dio, e non da

ministerio, secondo che ci è stata fatta misericordia, noi non veniam meno dell' animo;

2 Anzi abbiam rinunziato a' nascondimenti della ver

noi.

8 Essendo per ogni maniera afflitti, ma non però ridotti ad estreme distrette; perplessi, ma non però disperati ; 9 Perseguiti, ma non però

abbandonati; abbattuti, ma un momento, ci produce un

non però perduti ;

10 Portando del continuo nel nostro corpo la mortificazione del Signor Gesù; acciocchè ancora si manifesti la vita di Gesù nel nostro corpo. 11 Conciossiachè noi che viviamo siam del continuo esposti alla morte per Gesù; acciocchè ancora la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale.

sopra modo eccellente peso eterno di gloria;

18 Mentre non abbiamo il riguardo fisso alle cose che si veggono, ma a quelle che non si veggono; conciossiachè le cose che si veggono sieno sol per un tempo; ma quelle che non si veggono sieno eterne.

CAPO V.

12 Talchè la morte opera in PERCIOCCHE noi sappia

noi, ma la vita in voi.
13 Ma pure, avendo noi l'
istesso spirito della fede, se-
condo ch'è scritto: Io ho
creduto, perciò ho parlato;
noi ancora crediamo, perciò
eziandío parliamo;

14 Sapendo che colui che ha risuscitato il Signor Gesù, risusciterà ancora noi per Gesù, e ci farà comparire con voi.

15 Perciocchè tutte queste cose son per voi ; acciocchè la grazia, essendo abbondata, soprabbondi, per lo ringraziamento di molti, alla gloria in Dio;

16 Perciò noi non veniam meno dell' animo; ma avvegnachè il nostro uomo esterno si disfaccia, pur si rinnuova l'interno di giorno in giorno.

mo che, se il nostro terrestre albergo di questo tabernacolo è disfatto, noi abbiamo da Dio un edificio, che è una casa fatta senza opera di mano, eterna ne' cieli.

2 Conciossiachè in questo tabernacolo ancora sospiriamo, desiderando d'esser sopravvestiti della nostra abitazione, ch'è celeste ;

3 Se pur saremo trovati vestiti, e non ignudi.

4 Perciocchè noi, che siamo in questo tabernacolo, sospiriamo, essendo aggravati; e perciò non desideriamo già d' essere spogliati, ma sopravvestiti; acciocchè ciò che è mortale sia assorto dalla vita. 5 Or colui che ci ha formati a questo stesso, è Iddio; il quale ancora ci ha data l' arra dello Spirito.

6 Noi adunque abbiam sem17 Perciocchè la leggiera pre confidanza; e sappiamo nostra afflizione, che è sol per che, mentre dimoriamo come

forestieri nel corpo, siamo in 15 Avendo fatta questa de

pellegrinaggio, assenti dal Signore.

7 (Conciossiachè camminiamo per fede, e non per aspetto;) 8 Ma noi abbiam confidanza, e abbiam molto più caro di partire dal corpo, e di andare ad abitar col Signore. 9 Perciò ancora ci studiamo, e dimorando come forestieri nel corpo, e partendone, d'essergli grati.

10 Conciossiachè bisogni che noi tutti compariamo davanti al tribunal di Cristo, acciocchè ciascuno riceva la propria retribuzione delle cose ch'egli avrà fatte nel corpo; secondo ch' egli avrà operato, o bene, o male.

11 Sapendo adunque lo spavento del Signore, noi persuadiamo gli uomini, e siamo manifestati a Dio; or io spero che siam manifesti eziandio alle vostre coscienze.

12 Perciocchè noi non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo cagione di gloriarvi di noi; acciocchè abbiate di che gloriarvi inverso coloro che si gloriano di faccia, e non di cuore.

13 Imperocchè, se noi siam fuori del senno, lo siamo a Dio; se altresì siamo in buon senno, lo siamo a voi.

14 Conciossiachè l'amor di Cristc ci possegga;

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terminazione, che, se uno è morto per tutti, tutti adunque eran morti; e ch' egli è morto per tutti, acciocchè coloro che vivono non vivano più per l' innanzi a sè stessi, ma a colui che è morto, e risuscitato per loro.

16 Talchè noi, da quest' ora, non conosciamo alcuno secondo la carne ; e, avvegnachè abbiam conosciuto Cristo secondo la carne, pur ora non lo conosciamo più.

17 Se adunque alcuno è in Cristo, egli è nuova creatura; le cose vecchie son passate; ecco, tutte le cose son fatte nuove.

18 Or il tutto è da Dio, che ci ha riconciliati a sè, per Gesù Cristo; ed ha dato a noi il ministerio della riconciliazione.

19 Conciossiachè Iddio abbia riconciliato il mondo a sè in Cristo, non imputando loro i lor falli; ed abbia posta in noi la parola della riconciliazione. 20 Noi adunque facciam l' ambasciata per Cristo, come se Iddio esortasse per noi; e vi esortiamo per Cristo: Siate riconciliati à Dio.

a

21 Perciocchè egli ha fatto esser peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato; acciocchè noi fossimo fatti giustizia di Dio in lui.

CAPO VI.

R essendo operai nell' opera sua,

ancora che non abbiate ricevuta la grazia di Dio in vano;

2 (Perciocchè egli dice: Io ti ho esaudito nel tempo accettevole, e ti ho aiutato nel giorno della salute. Ecco ora il tempo accettevole, ecco ora il giorno della salute.)

3 Non dando intoppo alcuno in cosa veruna, acciocchè il ministerio non sia vituperato; 4 Anzi, rendendoci noi stessi approvati in ogni cosa, come ministri di Dio; in molta sofferenza, in afflizioni, in necessità, in distrette;

5 In battiture, in prigioni, in turbamenti, in travagli, in vigilie, in digiuni ;

6 In purità, in conoscenza, in pazienza, in benignità, in Ispirito Santo, in carità non finta;

7 In parola di verità, in virtù di Dio, con l'armi di giustizia a destra ed a sinistra ;

8 Per gloria, e per ignominia; per buona fama, e per infamia;

9 Come seduttori, e pur veraci; come sconosciuti e pur riconosciuti; come morenti, e pure ecco viviamo; come gastigati, ma pure non messi a morte;

10 Come contristati, e pur sempre allegri; come poveri, e pure arricchendo molti ; co

pur possedendo ogni cosa. 11 La nostra bocca è aperta inverso voi, o Corinti ! il cuor nostro è allargato.

12 Voi non siete allo stretto in noi, ma ben siete stretti nelle vostre viscere.

13 Ora, per far par pari, io parlo come a figliuoli, allargatevi ancora voi.

14 Non vi accoppiate con gl' infedeli; perciocchè, che partecipazione vi è egli tra la giustizia e l' iniquità? e che comunione vi è egli della luce con le tenebre?

15 E che convenienza vi è egli di Cristo con Belial? o che parte ha il fedele con l' infedele?

16 E che accordo vi è egli del tempio di Dio con gl' idoli? conciossiachè voi siate il tempio dell' Iddio vivente; siccome Iddio disse: Io abiterò nel mezzo di loro, e camminerò fra loro; e sarò lor Dio, ed essi mi saran popolo.

17 Perciò, dipartitevi del mezzo di loro, e separatevene, dice il Signore; e non toccate nulla d' immondo, ed io vi accoglierò;

18 E vi sarò per padre, e voi mi sarete per figliuoli, e

per figliuole, dice il Signore Onnipotente.

CAPO VII.

consolato appresso di voi; rap. portandoci la vostra grande affezione, il vostro pianto, il vostro zelo per me; talchè

AVENDO adunque queste io me ne son molto maggior

promesse, cari miei, purghiamoci d'ogni contaminazione di carne, e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timor di Dio.

2 Dateci luogo in voi; noi non abbiam fatto torto ad alcuno, non abbiamo corrotto alcuno, non abbiamo frodato alcuno.

3 Io non lo dico a vostra condannazione; perciocchè già innanzi ho detto che voi siete ne' cuori nostri, da morire insieme e da vivere insieme.

4 Io ho gran libertà di parlare inverso voi, io ho molto di che gloriarmi di voi; io son ripieno di consolazione, io soprabbondo di letizia in tutta la nostra afflizione.

5 Perciocchè, essendo noi venuti in Macedonia, la nostra carne non ha avuta requie alcuna; ma siamo stati afflitti in ogni maniera; combattimenti di fuori, spaventi di dentro.

6 Ma Iddio, che consola gli umiliati, ci ha consolati per la venuta di Tito.

mente rallegrato.

8 Perciocchè, benchè io vi abbia contristati per quell' epistola, ora non me ne pento, benchè io me ne fossi pentito; conciossiachè io vegga che quell' epistola, quantunque per un breve tempo, vi ha contristati.

9 Or mi rallegro, non perchè siete stati contristati, ma perchè siete stati contristati a penitenza; perciocchè voi siete stati contristati secondo Iddio, acciocchè in cosa alcuna voi non riceveste alcun danno da noi.

10 Conciossiachè la tristizia secondo Iddio produca penitenza a salute, della quale l'uomo non si pente mai; ma la tristizia del mondo produce la morte.

11 Perciocchè, ecco, questo stesso che voi siete stati contristati secondo Iddio, quanto studio ha prodotto in voi, anzi giustificazione, anzi indegnazione, anzi timore, anzi | grande affezione, anzi zelo, anzi vendetta? per ogni maniera voi avete dimostrato

7 E, non sol per la venuta che siete puri in quest' d'esso, ma ancora per la con-affare.

solazione della quale è stato 12 Benchè adunque io vi

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