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acciocchè lo cogliessero in parole.

de' Farisei, e degli Erodiani, il primo prese moglie; e, morendo, non lasciò progenie. 21 E il secondo la prese, e morì; ed esso ancora lasciò progenie; simiglianteinente ancora il terzo.

14 Ed essi, venuti, gli dissero: Maestro, noi sappiamo che tu sei verace, e che tu non ti curi di alcuno; perciocchè tu non hai riguardo alla qualità delle persone degli uomini, ma insegni la via di Dio in verità. E egli lecito di dare il censo a Cesare, o no? glielo dobbiamo noi dare, o no?

15 Ma egli, conosciuta la loro ipocrisia, disse loro: Perchè mi tentate? portatemi un denaro, che io lo vegga. 16 Ed essi gliel portarono. Ed egli disse loro: Di chi è questa figura, e questa soprascritta? Ed essi gli dissero : Di Cesare.

17 E Gesù, rispondendo, disse loro: Rendete a Cesare le cose di Cesare, e a Dio le cose di Dio. Ed essi si maravigliarono di lui.

18 Poi vennero a lui de' Sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione; e lo domandarono, dicendo:

19 Maestro, Mosè ci ha scritto, che, se il fratello di alcuno muore, e lascia moglie senza figliuoli, il suo fratello prenda la sua moglie, e susciti progenie al suo fratello.

20 Vi erano sette fratelli ; e

non

22 E tutti e sette la presero, e non lasciaron progenie; ultimamente, dopo tutti, morì anche la donna.

23 Nella risurrezione adunque, quando saranno risuscitati, di chi di loro sarà ella moglie ? conciossiachè tutti e sette l'abbiano avuta per moglie.

24 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Non errate voi, perciocchè ignorate le scritture, e la potenza di Dio?

25 Perciocchè, quando gli uomini saranno risuscitati da' morti, non prenderanno, nè daran moglie; ma saranno come gli angeli che son ne' cieli.

26 Ora, quant'è a' morti, ch'essi risuscitino, non avete voi letto nel libro di Mosè, come Iddio gli parlò nel pruno, dicendo: Io son l' Iddio d'Abrahamo, l-Iddio d'Isacco, e l' Iddio di Giacobbe?

27 Iddio non è Dio de' morti, ma Dio de' viventi. Voi adunque errate grandemente.

28 Allora uno degli Scribi, avendoli uditi disputare, e riconoscendo ch' egli avea

loro risposto bene, si accostò, | dicono gli Scribi, che il Cristo e lo domandò: Quale è il è Figliuol di Davide? primo comandamento di tutti?

29 E Gesù gli rispose: Il primo di tutti i comandamenti è: Ascolta Israele: Il Signore Iddio nostro è l' unico Signore;

30 E: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutta la mente tua, e con tutta la tua forza. Quest' è il primo comandamento.

31 E il secondo, simile, è questo: Ama il tuo prossimo come te stesso. Non vi è altro comandamento maggior di questi.

36 Conciossiachè Davide istesso, per lo Spirito Santo, abbia detto: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finchè io abbia posti i tuoi nemici per iscannello de tuoi piedi.

37 Davide istesso adunque lo chiama Signore; come adunque è egli suo figliuolo? E la maggior parte della moltitudine l' udiva volentieri.

38 Ed egli diceva loro nella sua dottrina: Guardatevi dagli Scribi, i quali amano di passeggiare in robe lunghe, e le salutazioni nelle piazze;

39 E i primi seggi nelle raunanze, ed i primi luoghi

32 E lo Scriba gli disse: Maestro, bene hai detto se-ne' conviti; condo verità, che vi è un solo Iddio, e che fuor di lui non ve ne è alcun altro ;

33 E, che amarlo con tutto il cuore, e con tutta la mente, e con tutta l'anima, con tutta la forza; e amare il suo prossimo come sè stesso, è più che tutti gli olocausti, e sacrificii.

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40 I quali divorano le case delle vedove, e ciò, sotto specie di lunghe orazioni; essi ne riceveranno maggior condannazione.

41 E Gesù, postosi a sedere di rincontro alla cassa dell' offerte, riguardava come il popolo gittava denari nella cassa; e molti ricchi vi gittavano assai.

42 E una povera vedova venne, e vi gittò due piccioli, che sono un quattrino.

43 E Gesù, chiamati a sè i suoi discepoli, disse loro: Io vi dico in verità, che questa povera vedova ha gittato più

vengano; ma non sarà ancora la fine.

di tutti quanti han gittato | conviene che queste cose avnella cassa dell' offerte. 44 Conciossiachè tutti gli altri vi abbian gittato di ciò che soprabbonda loro; ma essa, della sua inopia, vi ha gittato tutto ciò ch'ella avea, tutta la sua sostanza.

E

CAPO XIII. COME egli usciva del tempio, uno de' suoi discepoli gli disse: Maestro, vedi quali pietre, e quali edifici!

2 E Gesù, rispondendo, gli disse: Vedi tu questi grandi edifici ? e' non sarà lasciata pietra sopra pietra, che non sia diroccata.

3 Poi, sedendo lui sopra il monte degli Ulivi, di rincontro al tempio, Pietro, e Giacomo, e Giovanni, e Andrea lo domandarono in disparte,

4 Dicendo: Dicci, quando avverranno queste cose? e qual sarà il segno del tempo, nel quale tutte queste cose avran fine?

5 E Gesù, rispondendo loro, prese a dire: Guardate che nessun vi seduca;

6 Perciocchè molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io son desso; e ne sedurranno molti.

8 Perciocchè una gente si leverà contro all' altra, e un regno contro all' altro; e vi saranno tremoti in ogni luogo, e fami, e turbamenti.

9 Queste cose saran solv principii di dolori; or prendete guardia a voi stessi; perciocchè sarete messi in man de' concistori, e sarete battuti nelle raunanze; e sarete fatti comparire davanti a' rettori, ed ai re, per cagion mia, in testimonianza a loro.

10 (E conviene che prima l' evangelo sia predicato fra tutte le genti.)

11 Ora, quando vi meneranno, per mettervi nelle lor mani, non istate innanzi in sollecitudine di ciò che avrete a dire, e non lo premeditate; anzi, dite ciò che sarà dato in quello stante; perciocchè non siete voi que' che parlate, ma lo Spirito Santo.

12 Ora il fratello darà il fratello alla morte, e il padre il figliuolo; e i figliuoli si leveran contro a' padri e le madri, e li faranno morire. 13 E voi sarete odiati da tutti per lo mio nome; ma chi avrà sostenuto infino al fine sarà salvato.

7 Ora, quando udirete guerre, e romori di guerre, 14 Ora, quando avrete venon vi turbate; perciocchè duta l'abbominazion della

cosa.

desolazione, detta dal profeta | 23 Ma voi, guardatevi; ecDaniele, posta dove non si co, io vi ho predetta ogni conviene (chi legge, pongavi mente); allora coloro che saranno nella Giudea fuggansene a' monti.

15 E chi sarà sopra il tetto della casa non iscenda in casa, e non vi entri, per toglier cosa alcuna di casa sua.

16 E chi sarà per la campagna non torni addietro, per | toglier la sua veste.

17 Or guai alle gravide, e a quelle che latteranno in que' dì!

18 E pregate che la vostra fuga non sia di verno.

19 Perciocchè in que' giorni vi sarà afflizione, tale, qual non fu giammai, dal principio della creazion delle cose che Iddio ha create, infino ad ora; ed anche giammai non sarà.

20 E, se il Signore non avesse abbreviati que' giorni, niuna carne scamperebbe; ma, per gli eletti, i quali egli ha eletti, il Signore ha abbreviati que' giorni.

21 E allora, se alcuno vi dice: Ecco qui il Cristo; ovvero: Eccolo là; nol crediate;

22 Perciocchè falsi Cristi, e falsi profeti sorgeranno, e faran segni e miracoli, per sedurre, se fosse possibile, eziandío gli eletti.

24 Ma in que' giorni, dopo quell' afflizione, il sole scurerà, e la luna non darà il suo splendore.

25 E le stelle del cielo cadranno, e le potenze che son ne' cieli saranno scrollate.

26 E allora gli uomini vedranno il Figliuol dell' uomo venir nelle nuvole, con gran potenza, e gloria.

27 Ed egli allora manderà i suoi angeli, e raccoglierà i suoi eletti da' quattro venti, dall' estremo termine della terra infino all' estremo termine del cielo.

28 Or imparate dal fico questa similitudiné: Quando già i suoi rami son divenuti teneri, e le sue frondi germogliano, voi conoscete che la state è vicina.

29 Così ancora voi, quando vedrete avvenir queste cose, sappiate ch' egli è vicino, in su la porta.

30 lo vi dico in verità, che quest' età non passerà, che prima tutte queste cose non sieno avvenute.

31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

32 Ma, quant'è a quel giorno, e a quell' ora, niuno la sa, non pur gli angeli che

son nel cielo, nè il Figliuolo, | schietto, di gran prezzo; e, rotto l'alberello, glielo versò sopra il capo.

ma solo il Padre. 33 Prendete guardia; vegliate, ed orate; perciocchè voi non sapete quando sarà quel tempo;

34 Come se un uomo, andando in viaggio, lasciasse la sua casa, e desse sopra essa podestà a' suoi servitori, e a ciascuno l'opera sua, e comandasse al portinaio che vegliasse.

35 Vegliate adunque, perciocchè voi non sapete quando il padron di casa verrà; la sera, o alla mezza notte, o al cantar del gallo, o la mattina ; 36 Che talora, venendo egli di subito improvviso, non vi trovi dormendo.

.37 Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti. Vegliate.

CAPO XIV.

4 E alcuni indegnarono tra sè stessi, e dissero: Perchè si è fatta questa perdita di quest' olio?

5 Conciossiachè quello si fosse potuto vendere più di trecento denari, e quelli darsi a' poveri. E fremevano contro a lei.

6 Ma Gesù disse: Lasciatela fare; perchè le date voi noia ? ella ha fatta una buona opera inverso me.

7 Perciocchè, sempre avrete i poveri con voi; e, quando vorrete, potrete far loro del bene; ma me non mi avrete sempre.

8 Ella ha fatto ciò che per lei si poteva; ella ha anticipato d' ugnere il mio corpo, per una imbalsamatura.

9 Io vi dico in che

O era la pasqua, e la festa per tutto il mondo, dovunque

degli azzimi; e i principali sacerdoti, e gli Scribi, cercavano il modo di pigliar Gesù con inganno, e di ucciderlo. 2 Ma dicevano: Non lo facciam nella festa, che talora non vi sia qualche tumulto del popolo.

3 Ör essendo egli in Betania, in casa di Simone Lebbroso, mentre era a tavola, venne una donna, avendo un alberello d' clio odorifero di nardo

questo evangelo sarà predicato, sarà eziandío raccontato ciò che costei ha fatto, in memoria di lei.

10 Allora Giuda Iscariot, l' un de' dodici, andò a' principali sacerdoti, per darlo lor nelle mani.

11 Ed essi, udito ciò, si rallegrarono, e promisero di dargli denari. Ed egli cercava il modo di tradirlo opportunamente.

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