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5 Voi ancora simigliante- | sono in questo tabernacolo,

mente, recando a questo stesso ogni studio, sopraggiugnete alla fede vostra la virtù, e alla virtù la conoscenza,

6 E alla conoscenza la continenza, e alla continenza la sofferenza, e alla sofferenza la pietà,

io vi risvegli per ricordo;

14 Sapendo che fra poco il mio tabernacolo ha da essere posto giù; siccome ancora il Signor nostro Gesù Cristo me l'ha dichiarato.

15 Ma io mi studierò che ancora, dopo la mia partita, abbiate il modo di rammemo

7 E alla pietà l'amor fraterno, e all' amor fraterno la ca-rarvi frequentemente queste

rità.

8 Perciocchè, se queste cose sono, e abbondano in voí, non vi renderanno oziosi, nè sterili nella conoscenza del Signor nostro Gesù Cristo.

9 Conciossiachè colui, appo chi queste cose non sono, sia cieco, ammiccando con gli occhi, avendo dimenticato il purgamento de' suoi vecchi peccati.

10 Perciò, fratelli, vie più studiatevi di render ferma la vostra vocazione, ed elezione; perciocchè, facendo queste cose, non v' intopperete giammai;

11 Imperocchè così vi sarà copiosamente porta l'entrata all' eterno regno del Signor nostro Gesù Cristo.

12 Perciò io non trascurerò di rammemorarvi del continuo queste cose; benchè siate già intendenti, e confermati nella presente verità.

cose. *

16 Conciossiachè non vi abbiamo data a conoscer la potenza, e l'avvenimento del Signor nostro Gesù Cristo, andando dietro a favole artificiosamente composte; ma essendo stati spettatori della maestà d'esso.

17 Perciocchè egli ricevette da Dio Padre onore, e gloria, essendogli recata una cotal voce dalla magnifica gloria: Questi è il mio diletto Figliuolo, nel quale io ho preso il mio compiacimento.

18 E noi udimmo questa voce recata dal cielo, essendo con lui nel monte santo.

19 Noi abbiamo ancora la parola profetica più ferma, alla quale fate bene di attendere, come ad una lampana rilucente in un luogo scuro, finchè schiarisca il giorno, e che la stella mattutina sorga ne' cuori vostri ;

13 Or io stimo esser cosa 20 Sapendo questo imprima, ragionevole, che, mentre io che alcuna profezía della

scrittura non è di particolare | 6 E condannò à sovversione

interpretazione.

21 Perciocchè la profezía non fu già recata per volontà umana; ma i santi uomini di Dio hanno parlato, essendo sospinti dallo Spirito Santo.

OR

CAPO II.

R vi furono ancora de' falsi profeti fra il popolo, come altresì vi saranno fra voi de' falsi dottori, i quali sottintrodurranno eresíe di perdizione, e rinnegheranno il Signore che gli ha comperati, traendosi addosso subita perdizione.

2 E molti seguiteranno le lor lascivie; per li quali la via della verità sarà bestemmiata.

3 E per avarizia faranno mercatanzia di voi con parole finte; sopra i quali già da lungo tempo il giudicio non tarda, e la perdizion loro non dorme.

le città di Sodoma, e di Go-
morra, avendole ridotte in
cenere, e poste per esempio a
coloro che per l'avvenire vi-
verebbono empiamente;
7 E scampò il giusto Lot,
travagliato per la lussuriosa
conversazion degli scellerati;
8 (Conciossiachè quel giu-
sto, abitando fra loro, perciò
ch' egli vedeva, ed udiva, tor-
mentava ogni dì l' anima sua
giusta per le scellerate loro
opere ;)

coloro

9 Il Signore sa trarre di tentazione i pii, e riserbar gli empi ad esser puniti nel giorno del giudicio; 10 Massimamente che vanno dietro alla carne, in concupiscenza d'immondizia; e che sprezzano le signoríe; che sono audaci, di lor senno, e non hanno orrore di dir male delle dignità.

11 Là dove gli angeli, benchè sieno maggiori di for4 Perciocchè, se Iddio non za, e di potenza, non danno ha risparmiati gli angeli che contro ad esse appo il Signore hanno peccato; anzi, aven-giudicio di maldicenza. doli abissati, gli ha messi in catene di caligine, per esser guardati al giudicio;

12 Ma costoro, come animali senza ragione, andando dietro all' impeto della natura, nati ad esser presi, ed

5 E non risparmiò il mondo antico; ma salvò Noè, pre-a perire bestemmiando nelle dicator di giustizia, sol con otto persone, avendo addotto il diluvio sopra il mondo degli empt;

cose che ignorano, periranno del tutto nella lor corruzione, ricevendo il pagamento dell' iniquità 5

vinto da alcuno, divenga sno servo.

20 Perciocchè, quelli che son fuggiti dalle contamina

13 Essi, che reputano tutto il lor piacere consistere nelle delizie alla giornata; che son macchie, e vituperi, godendo de' loro inganni, mentre man-zioni del mondo, per la cogiano con voi ne' vostri con- noscenza del Signore e Salviti; vator Gesù Cristo, se, di nuovo essendo in quelle avviluppati, sono vinti, l' ultima condizione è loro peggiore della primiera.

14 Avendo gli occhi pieni d'adulterio, e che non restano giammai di peccare; adescando l'anime instabili; avendo il cuore esercitato ad avarizia, figliuoli di maledizione;

15 I quali, lasciata la diritta strada, si sono sviati, seguitando la via di Balaam, figliuolo di Bosor, il quale amò il salario d' iniquità.

21 Imperocchè meglio era per loro non aver conosciuta la via della giustizia, che dopo averla conosciuta rivolgersi indietro dal santo comandamento che era lor stato dato.

22 Ma egli è avvenuto loro ciò che si dice per vero pro16 Ma egli ebbe la ripren- verbio: Il cane è tornato al sione della sua prevarica-suo vomito, e la porca lavata zione; un' asina mutola, è tornata a voltolarsi nel avendo parlato in voce u- fango. mana, riprese la follía del profeta.

17 Questi son fonti senz'

acqua, nuvole sospinte dal D

turbo a' quali è riserbata la caligine delle tenebre.

18 Perciocchè, parlando cose vane sopra modo gonfie, adescano per concupiscenze della carne, e per lascivie, coloro che erano un poco fuggiti da quelli che conversano in

errore;

19 Promettendo loro libertà, là dove eglino stessi son servi della corruzione; conciossiachè ancora, se altri è

CAPO III.

ILETTI, questa è già la

seconda epistola che io vi scrivo; nell' una e nell' altra delle quali io desto con ricor[do la vostra sincera mente;

2 Acciocchè vi ricordiate delle parole dette innanzi da' santi profeti, e del comandamento di noi apostoli, che è del Signore, e Salvatore istesso; 3 Sapendo questo imprima, che negli ultimi giorni verranno degli schernitori, che cammineranno secondo le lor proprie concupiscenze,

4 E diranno: Dov'è la pro- e la terra, e l' opere che sono in essa, saranno arse. 11 Poi dunque che tutte queste cose hanno da dissolversi, quali convienvi essere in sante conversazioni, ed opere di pietà ? 12 Aspettando, tandovi all' avvenimento del giorno di Dio, per lo quale i cieli infocati si dissolveranno, e gli elementi infiammati si struggeranno.

messa del suo avvenimento? conciossiachè, da che i padri si sono addormentati, tutte le cose perseverino in un medesimo stato fin dal principio della creazione.

5 Perciocchè essi ignorano questo volontariamente, che per la parola di Dio, ab antico, i cieli furono fatti e la terra ancora, consistente fuor dell' acqua, e per mezzo l'acqua.

e affret

13 Ora, secondo la promessa

6 Per le quali cose il mondo d' esso, noi aspettiam nuovi d' allora, diluviato per l'cieli, e nuova terra, ne' quali acqua, perì. giustizia abita.

7 Ma i cieli e la terra del tempo presente, per la medesima parola son riposti; essendo riserbati al fuoco, nel giorno del giudicio, e della perdizione degli uomini empi. 8 Or quest' unica cosa non vi sia celata, diletti, che appo il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno.

14 Perciò, diletti, aspet tando queste cose, studiatevi che da lui siate trovati immacolati, e irreprensibili in pace.

15 E reputate per salute la pazienza del Signor nostro ; siccome ancora il nostro caro fratello Paolo, secondo la sapienza che gli è stata data, vi ha scritto.

9 Il Signore non ritarda 16 Come ancora egli fa in l'adempimento della sua pro- tutte le sue epistole, parlando messa, come alcuni reputano | in esse di questi punti, ne' tardanza; anzi è paziente in- quali vi sono alcune cose verso noi, non volendo che malagevoli ad intendere, le alcuni periscano, ma che tutti vengano a penitenza. 10 Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; e in quello i cieli passeranno rapidamente, e gli elementi divampati si dissolveranno;

quali gli uomini male ammaestrati ed instabili torcono, come ancora l' altre scritture, alla lor propria perdizione.

17 Voi adunque, diletti, sapendo queste cose innanzi,

guardatevi che, trasportati in- | zia, e conoscenza del Signore, sieme per l'errore degli scel-e Salvator nostro Gesù Cristo. lerati, non iscadiate dalla A lui șia la gloria, ed ora, ed propria fermezza. in sempiterno. Amen..

18 Anzi crescete nella gra

LA PRIMA EPISTOLA CATTOLICA DI

S. GIOVANNI APOSTOLO.

CAPO I.
UELLO che era dal prin-

biamo udito, quello che ab-
biam veduto con gli occhi
nostri, quello che abbiam
contemplato, e che le nostre
mani han toccato della Parola
della vita;

5 Or quest' è l'annunzio che abbiamo udito da lui, e il qual vi annunziamo Che

sono in lui tenebre alcune.

6 Se noi diciamo che ab biam comunione con lui, e camminiam nelle tenebre, noi mentiamo, e non procediamo in verità;

2 (E la vita è stata manife- 7 Ma, se camminiam nella stata, e noi l abbiam veduta, luce, siccome egli è nella e ne rendiam testimonianza, luce, abbiam comunione egli e vi annunziamo la vita eter-e noi insieme; e il sangue di na, la quale era appo il Padre, Gesù Cristo, suo Figliuolo, ei e ci è stata manifestata ;) purga d' ogni peccato. 3 Quello, dico, che abbiam veduto ed udito, noi ve l'annunziamo; acciocchè ancora voi abbiate comunione con noi, e che la nostra comunione sia col Padre, e col suo Figliuol Gesù Cristo.

4 E vi scriviam queste cose, acciocchè la vostra allegrezza sia compiuta.

8 Se noi diciamo che non v'è peccato in noi, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele, e giusto, per rimetterci i peccati, € purgarci d'ogni iniquità.

10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi."

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