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POTENZIALE.

Preterito.

Sing. I may, or can have been.
Thou mayst, or canst have been.
He may, or can have been.

Plur. We may, or can have been.
Ye may, or can have been,
They may, or can have been.

Io posso essere stato.
Tu puoi essere stato.
Egli può essere stato,
Noi possiamo essere stati.
Voi potete essere stati.
Eglino possono essere stati.

Can, in questo modo e tempo, non mi pare sia tanto frequentemente usato e nella scrivere e nel nonversare quanto may.

I seguenti sono tempi indeterminati che talora pajono presenti, talora preteriti, e talora anche futuri.

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LINGUA INGLESE.

Sing. I could have been.

Thou couldst have been.
He could have been.
Plur. We could have been.
Ye could have been.

They could have been,

I due soprascritti verbi mi pare che,

lo poteva essere stato.
Tu potevi essere stato.
Egli poteva essere stato.
Noi potevamo essere stati.
Voi potevate essere stati.
Eglino potevano essere stati.

tanto nel discorso quanto in iscritto, sieno promiscuamente usati l'un per l' altro anche da' dotti Inglesi.

Sing. I should have been.

Thou shouldst have been.
He should have been.
Plur. We should have been.
Ye should have been,
They should have been.

Io avrei dovuto essere.
Tu avresti dovuto essere.
Egli avrebbe dovuto essere.
Noi avremmo dovuto essere.
Voi avreste dovuto essere.
Eglino avrebbero dovuto essere,

INFINITO.

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INDICATIVO.

I am loved, io sono amato, &c. I was loved, io era amato, o io fui amato, &c. I have been loved, io sono stato amato, &c.

CONGIUNTIV 0.

If I be loved, se io sono amato, &c. If I were loved, se io fossi amato, o se io cra amato. If I shall have been loved, se io sarò stato amatɔ, &c.

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Presente.
Preterito.
Participio.

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POTENZIALE.

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To be loved.
To have been loved.
Loved.

Essere amato.
Essere stato amato.
Amato.

Una delle prime difficoltà, anzi la bella e prima in cui un Italiano, totalmente ignorante della lingua Inglese, incappa entrando in Inghilterra, è l' ordinario saluto interrogatorio di how do ye do? che italianamente diciamo come state voi? e che a tradurlo letteralmente significherebbe che fate voi? Ed è molto di rado che uno trovi chi glielo spieghi chiaramente, cioè che gli dica come il primo do diriva dal verbo to do, che significa fare, e come il secondo do viene dal verbo stesso, quando è ado

perato in modo ausiliario, del qual verbo do, ausiliariamente adoperato, noi Italiani non facciamo uso, e non possiamo quasimente aver idea se non impariamo l'Inglese. Questo verbo TO DO, o vuoi colla significazione di fare, o con la ausiliaria, che non serve ad altro che ad aggiungere energia, si conjuga cosi.

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Cotesto preterito e' anche usato dagli Inglesi promiscuamente col preterito composto o perfetto.

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Sing. I will do.

lo farò.
Thou wilt do,

Tu farai.
He will do.

Egli farà.
Plur. We will do.

Noi faremo.
Ye will do.

Voi farete.
They will do.

Eglino faranno. Altro Futuro, che indica sovente på risolutezza d'intenzione che non il futuro an. tecedente, come chi dicesse, io farò senza dubbio.

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Plur. We do.
Ye do.
They do.

Tu faccia,
Egli faccia.

Noi facciamo.

Vòi facciate.
Eglino facciano.

Gli altri tempi di questo modo sono come quelli dell' Indicativo.

INFINIT 0.

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Participio preterito.

To have done.
Doing.
Done.

Aver fatto.
Facendo.
Fatto,

Do è qualche volta usato ausiliariamente, come I Do love, io amo.

I DID Love,

io amai; ma quando questo si usa senza bisogno d'energia si fa anzi male che

bene.

Do talora si usa per enfasi, e quando c'è bisogno d' energia, come in questo esempio tratto da Shakespeare.

I Do love thee, and when I love thee not
Chaos is come again.

Do è sovente congiunto con particella negativa, come I like her, but I Do not love her; I wished him success, but DID not help him.

L' imperativo che proibisce, è di rado, e specialmente in prosa, rivolto alle seconde persone senza l'ausiliario do; come stop him, but Dọ not hurt him; praise beauty, but Do not dote upon it.

Di questo verbo si fa moltissimo uso nelle frasi interrogatorie, nelle quali si congiunge con tutte e tre le persone tanto del singolare quanto del plurale, come po I live? DOST thou strike me? DOES he complain? Do we go? Do they rebel? BIDST thou love her? DID she die? Do they come? E così nelle interrogazioni negative, come Do not I grieve? DID not she die? Do not we act our part? DID not you read it in Tasso?

Ne' tempi composti do non è usato interrogativamente.

Un altro modo hanno gl' Inglesi di conjugare verbi neutri, facendoli diventare neutri passivi variandoli coll' ajuto del verbo sostantivo to be, onde talora corrispondono quasi co' nostri verbi reciprochi, e neutri passivi; come, I am risen, io mi

sono levato, che in Latino usando il neutro passivo, si direbbe semplicemente surreri; I was walked out, io me n' era uscito, in Latino exieram.

In questa medesima maniera comunemente esprimono il tempó presente, come I am going, io me ne vado, in Latino eo; thou art grieving, tu sei dolente, in Latino doles; she is dying, ellti sta morendo, in Latino illa moritur; the tempest is raging, la tempesta si è scatenata, in Latino furit procella; I am pursuing an enemy, sto perseguitando un nimico, in Latino hostem insequor; e così in altri tempi, I have been walking, sono stato a passeggiare; I had been walking, ero stato a passeggiare; I shall be walking, passeggerò; I will be walking, voglio passeggiare.

E qui, giacchè questo shall e questo will mi sono tornati alle mani, conchiuderò le mie osservazioni sulle conjugazioni de' verbi Inglesi, con informare il mio studioso paesano, che il determinare la differenza che passa tra questi due segni del futuro, o tra should e would, e il fissare appuntino il loro proprio uso, è difficilissima se non del tutto impossibil cosa. Io almeno, in otto anni di studio ostinatissimo di questa lingua, non ho mai potuto trovare una regola infallibile, e sì che l' ho cercata in tutte le grammatiche; e richiestala a quanti letterati mi sono venuti innanzi. In somma questo è uno degl' intoppi che fanno frequentemente capitombolare i forestieri, che sono per la maggior parte tanto sconciati da questi shall e will e should e would, quanto gl' Inglesi lo sono co' ñostri aveva e avrei e ebbi e ho avuto, e con era, fui, e sono stato, da essi molto di rado adoperati bene, anche quando hanno studiata otto anni la nostra lingua e interrogati intorno il diritto uso di tali tempi tutti i nostri cruscanti. Il meglio dunque che un Italiano possa fare per eriare il meno che sia possibile con que' benedetti segni, è leggere e rileg gere i loro meglio scrittori, e formarsi l'orecchio buono; o per parlare meno da musico e più da filosofo, procurare di acquistare un sentimento interno che loro dica tosto quando debbono far uso di will e di would, e quando di shall e di should; e per ottenere questo fine, avvertano di non leggere troppi di que' tanti libri che gli scrittori scozzesi tutto di scarabocchiano e stampano, perchè degli scozzesi appena ve n' ha uno in cento, con riverenza parlando, che sappia ben distinguere fra questi segni.

De' VERBI IRREGOLARI.

Quantunque le irregolarità de verbi Inglesi non sieno che due, cioè nel tempo preterito e nel suo participio, pure bastano per imbrogliare moltissimo i forestieri, non essendo possibile por loro altro lume in mano per condurli in questa oscura via, che l'uso.

I preteriti regolari di to love, to place, to fish, to wake, to smell, e di moltissimi altri dovrebbero essere loved, placed, fished, waked, smelled; pure gl' Inglesi in poesia li fanno deviare un tantino dalla loro naturale regolarità, cangiandoli in lov'd, plac'd, fish'd, wak'd, smell'd, e in prosa per fretta di pronunzia trasfor mano i quattro ultimi in plac't, fish't, wakt, smelt.

To creep, to feel, to dwell, e altri sono nel preterito crept, felt, dwelt, e non mai creeped, feeled, dwelled.

To keep, to sleep, to weep, preterito kept, slept, wept.

To read al preterito fa reud; to spread fa spread; to shed fa shed; to bid fa bid; to hide fa hid; to cast la cast; to smite fa smit; to write fą urit o wrote; to bite fa bit; to meet fa met; to shoot fa shot; to lend, to send, to rend, to girt, fanno lent, sent, rent, girt.

Altri preteriti si allontanano ancora di più dall' infinito che non fanno questi che pur ora ho scritti. Won, verbigrazia, è preterito di to win, spun di to spin, begun di to begin, stram di to swim, struck di to strike, stuck di to stick. Sung, stung, flung, rung, wrung, swung, sprung, sono participj di to sing, to sting,

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