صور الصفحة
PDF
النشر الإلكتروني

lis auxilia, quibus, si velint, salvi esse facile possint. Dopo il
qual Trattato vi sono due bellissime Dissertazioni, nella prima
delle quali prova mirabilmente, che Fidelium Praedestinatorum
numerus maior est multitudine reproborum: nell' altra poi: Con-
sultissimum esse, Doctrinam de Divina Gratia, & Praedestina-
tione tanta suavitate proponere, ut Fideles in spem, & probabi-
lem aeternae salutis credulitatem erigantur.

Parenesis ad Tonellianae Apologiae furorem salubriter leniendum .
Brevis ad Moralem Theologiam manuductio.

De Sacramento Poenitentiae.

Casus varii de Poenitentia, & Matrimonio.

Tractatus de Matrimonio.

Casus varii de Restitutione, de Baptismo, Eucharistia, & de pri-
mo, secundo Praecepto Decalogi.

Collectanea variorum Conscientiae casuum in Friderici Giannetti
Academia discussorum. T. II.

De Arte Rhetorica.

In universam Theologiam.

In quatuor Magistri Sententiarum Libros Disputationes T. V.
Flosculi Casuum Conscientiae.

Difesa del metodo della Correzione Fraterna.

Relazione del sucesso, e degli accidenti del Matrimonio del Cav.
Ruberto Acciaioli con la Signora Lisabetta Mormorai Vedova del
Signor Cap. Piero Giulio Berardi con varie decisioni attenenti ad
un tal Matrimonio.

[ocr errors]

Esame a Cura d' Anime, e per i semplici Confessori.

Metodo facile per la Confessione, e Cura d' Anime, e di quelle cose, che sono necessarie a sapersi dal Paroco per far bene l'Offizio suo.

Miscellanea di Consulti Legali, e Teologici T. II.

Lettere di direzione ad un Anima Religiosa T. III.
Dichiarazione della Sacra Genesi.

Queste sono tutte l'Opere MSS. del Giannetti, in cui mirabil-
mente spicca da per tutto erudizione, dottrina, e pietà. Nell'
Archivio nostro alla Filza XII. pag. 391.-426. vi sono di suo
cinque Scritture latine sulla controversia dell' approvazione de'
Vicari amovibili per l'esercizio della Cura.

Guerrini Gio. Guerrino di Paolo Antonio ai 19. Settembre 1705. Fino dai 7. Aprile 1699. era Canonico della Prebenda di S. Ambrogio. Morì ai 26. Novembre 1728.

Cianfogni Dott. Domenico di Giovanni nel dì 27. Novembre 1728. Fino dal di 2. Aprile 1715. per Breve di Clemente XI. era stato Coadiutore del Guerrini suddetto. Nel Campioncino dei Benefizi pag. 9. si legge: Dominicus Cianfogni &c. I. V. D. Civ. Flor.

Florentinae Dieceseos Examinator Synodalis, doctrina, eruditione, elegantia, & vi sermonis in Sacra praecipue Dictione nemini secundus. Obiit die 25. Ianuarii an 1754. aet. suae 62. Egli fù il collettore, e l'editore dei Saggi di Poesie, parte dette all'improvviso, e parte scritte dal Cav. Bernardino Perfetti Sanese, ed insigne Poeta estemporaneo coronato di Laurea in Campidoglio, stampate in Firenze nel 1748. in 8. Ivi di suo aggiunse una Prefazione, in cui si tratta dell' eccellenza del Canto improvviso di questo mirabile Poeta, e si tratta eziandio dell' improvvisare presso gli antichi, e dipoi si pone in bella veduta la maravigliosa di lui memoria nell' epilogare in versi anacreontici, quanto sopra diversi Soggetti avea già cantato eroicamente; e le varie scienze, e cognizioni, le quali possedea, e che faceano incredibilmente risaltare la sua Poesia. Quindi dopo questa erudita Prefazione seguono le notizie spettanti alla Vita del Poeta, e sono quelle stesse, che riporta il D. Lami nelle Nov. Let. Fior. all' anno 1747. al num. IV. ec.

Scarlatti Dott. Tommaso di Giuseppe già nostro Cappellano, ai 29. Agosto 1754. prese il Possesso del Canonicato.

Pietro

PREBENDA V. CANONICALE

SOTTO IL TITOLO

DI S. MARCO PAPA

Ietro Suddiacono 1094.

Bencivenni 1222.

Adimari Ildebrando 1240., Canonico della Cattedrale Fiorentina

nel 1242., e quindi nostro Priore nel 1269.

Diedi 1269.

Mercatante di Filippo 1300.

Iacopo di Ser Lotto Arciprete 1347.

Francesco di Francesco 1384.

Lolo di Niccolò 1404.

Antonio di Simone 1414.

Schiattesi Benedetto di Matteo 1417., poi Priore nel 1421.
Risi Bernardo di Giovanni 1421.

Guelfi Mess. Francesco 147... Trovandolo descritto nella Cronologia dei Canonici della Prebenda VIII. sotto l'anno 1450. mi dò a credere, che egli poi ottasse la presente per morte di Bernardo de' Risi, o di altro Bernardo. Che il Guelfi fosse Canonico di questa Prebenda risulta dalla seguente memoria tratta dal Fascio

XII. del Segrestano Lib. 51. pag. 35., ove dicesi: A dì 8. Ottobre 1472. Maestro Antonio di Lotto Rettore in Sacra Teologia fù fatto Canonico del Canonicato di Mess. Francesco Guelfi, il quale Iddio tirò a se.

[ocr errors]

Antonio di Lotto da Montespertoli primo Maestro della nostra Scuola instituita da Cosimo Pater Patriae nel 1458., di cui ne prese l' esercizio nella Domenica di Passione a dì 12. Marzo di detto anno essendo peranche Cherico Accolito, e continuò fino al 1472., poi ai 12. Maggio 1459. fù eletto dal Capitolo alla Cappella Corale sotto il Titolo di S. Stefano, e quindi nel 1472. fù promosso al Canonicato. A dì ro. Gennaio del 1464. trovasi, che egli principiò a spiegare il Maestro delle sentenze nel Convento della SS. Nunziata assegnatogli per luogo di Cattedra dall' Università Fiorentina dei Teologi, da cui poi fù dichiarato Baccielliere, indi creato Dottore, e poi Decano nel 1480. Che ei fosse uno dei più ragguardevoli, e solenni Teologi dei suoi tempi risulta dai Registri della detta Università, in cui trovasi descritto col glorioso nome di Uomo Theologiae scientia, & omnimoda eruditione insignis. Nel Catalogo poi de Claris Viris pag. 166. dice il Cerracchini: Antonius Locti Presbiter, & Canonicus S. Laurentii, postquam ad Lecturam Magistri Sententiarum approbatus per Universitatem, & ex usu illorum temporum Baccalaureus Collegii declaratus fuisset, tandem Annulo Magistrali insignitus, ineunte tempore illum & aetate doctissimus fuit eiusdem Universitatis Decanus, ideo dignus, ut cum aliis Viris doctis recenseatur. Morì aì 15. Giugno 1497Brunelli, alias Panchetta Francesco d' Andrea ai 22. Giugno 1497. Mai pacificamente il ritenne, anzi essendone stato spogliato, il Capitolo per un tratto di compassione lo investì nel 1504. della Cappella Corale sotto il Titolo della SS. Concezione.

Attavanti Cesare di Luigi agli 8. Agosto 1499. Prima nel 1497. era. Canonico della Cattedrale Fiorentina, e poi nel 1513. Canonico di S. Pietro in Vaticano, e avanti Piovano di S. Pancrazio in Val di Pesa.

Martelli Andrea di Girolamo ai 15. Marzo 1501. per Risegna del Suddetto. Morì di Luglio nel 1533.

Torsoli Iacopo d'Andrea Elemosiniere di Caterina de' Medici Regina di Francia, ai 28. Luglio 1533. per Risegna del Suddetto. Morì ai 17. Giugno 1548.

Rucellai Niccolò di Pietro ai 23. Giugno 1548. Nel vecchio Campione pag. 10. terg. si legge. Nicolaus Oricellarius Petri Fil. Nobilis Florentinus Canonicus supranumerarius an. 1537. Nel Libro poi delle Deliberazioni Capitolari Lett. B. pag. 152. sotto il dì 16. Giug. 1537. si legge: Congregato Capitolo con buona volontà di nostro Patrone S. Cosimo de' Medici fu eletto in Canonico soprannumerario in que

sta nostra Collegiata Ecclesia di Sancto Lorenzo di Firenze Mess. Niccolò di Pjero Rucellai cum dispensatione. Sedis Apostolicae, & tamen sine voce in Capitulo, & sine damno nostri Capituli, & Sacristie, & sine preiudicio aliorum Canonicorum, supernumerariorum. Nel Cod. 1097. della Class. VI. della Magliabechiana vi è un Capitolo intitolato Lamento con errore attribuito al nostro Rucellai, essendo di Antonio Petrei nostro Canonico, a cui pure apparten gono moltissime altre Rime in detto Codice.

Cortecci Francesco di Bernardo già Cappellano fino dai 5. Mar. 1531. poi Canonico soprannumerario eletto dal Capitolo ai 25. Gennaio 1549., quindi Canonico assoluto dal 1.563. fino a dì 7. Giug. 1571., in cui morì. Fù eccellentissimo nel Contrappunto, e tenuto in somma stima non solo in Firenze sua Patria, ma anche in tutta l'Italia. Da Cosimo I. stimatore della sua virtù fù prescelto per suo Maestro di Cappella. Il Poccianti Script. Florent. pag. 71. così di lui ragiona: Franciscus Corteccia S. Laurentii Canonicus Venerabilis, & Musicae Alumnus dulcissimus, quippe qui & Organista insignis, & Musicus praecipuus evasit, a Ser. Cosmo E. M. D. Cappellae ut optimus Magister praepositus; cui summa equidem laude triginta fere annis praefuit. Elaboravit adhuc iuvenis Madrigales nonnullos eximia iucunditate refertos, Motettos insuper, & alia id generis, quae in Solemnibus Diebus decantari solent. Et tandem senex in lucem misit Responsoria, ac Lectiones Ebdomadae Sanctae. Girolamo Parabosco nella sua Commedia intitolata la Notte impressa in Venezia nel 1546. così di lui scrive: Passando, non ha molti mesi, per Firenze alloggiai con un Francesco Corteccia Musico di sua Ec cellenza, veramente Uomo anch' egli perfetto in tale Scienza (nella Musica), e tanto cortese, e gentile, che è una maraviglia, Curiosa è la Lettera a lui indirizzata dal celebre P. Remigio Fiorentino, che leggesi a pag. 155. delle sue Famigliari col seguente Titolo: Al Molto Rev. Mess. Francesco Corteccia Canonico di S. Lorenzo, Musico eccellentissimo, e Maestro di Cappella del Ser. Duca di Fiorenza Cosimo de' Medici; dove si ragiona, se Giuda morì quando s'impiccò, oppur visse dopo poichè fù appiccato. Il P. Negri nella Storia degli Scritt. Fior. enumera a pag. 193. le Opere da esso pubblicate; io però riferirò soltanto la seguente, che egli non riporta:

Responsoria omnia Quintae, ac Sextae Feriae, Sabbatique Maioris Hebdomadae, paribus vocibus, a Francisco Corticio Florentino Musices Ser. Cosmi Medices M. E. D. Praefecto, iuxta Breviarii Ro mani formam restituta, una cum Cantico Zachariae ex Psalmo Davidis quinquages ipsis Feriis accomodata, nunc nuper edita Venetiis MDLXX. apud Filios Antonii Gardani in fol. Con Dedica al Ser. Cosimo I. I Cod. 7. della Medicea, Palatina riunita alla Lauren

ziana contiene un Innario con note di Francesco Corteccia dedicato all'istesso Granduca, in cui tralle altre cose dice: Benchè la devotissima, Santissima Chiesa Fiorentina, come primo, & vero Capo della antica, & religiosa Toscana sua, per proprio, & particolare privilegio di quella, & per li ottimi governi della Città vostra, Illmo. & Ecc. Signor mio, abbia sempre ottenuto, oggi sotto l'ombra dell' Eccellentia Vostra ottenga più che mai un tale, e tanto grado di excellentia in tutti i Culti Divini, che a nessun altra antica, o moderna pare, che resti inferiore. Il predetto Codice contiene 32. Inni, i quali hanno una Cantilena affatto diversa da quella, che si costuma al presente. All' Archivio del nostro Arcivescovado fino dagli anni, in cui ivi rintracciava le notizie per la mia Descrizione dei Contorni di Firenze trovai la seguente memoria Anno 1554. D. Franciscus quond. Bernardi de Corteccis Canonicus S. Laurentii de Florentia, & Plebanus Plebis S. Mariae de Mucciano Aretine Diecesis &c. Era egli Aretino, ma per il lungo suo Domicilio in Firenze in seguito sempre appellossi Fiorentino. Cortecci Gallaccini Pietro d' Antonio, Nipote del suddetto, fino dai 19. Settembre 1545. fù investito dal Capitolo a richiesta di Cosimo I. della Cappella Corale di S. Stefano Protomartire. Anche questi era addetto alla Real Cappella, come risulta da un Partito dei 21. Aprile del 1546., in cui gli si accorda, che ogni volta, che egli fosse in servizio della R. Corte per conto di Cappella, o d'altro egli fosse ammesso alle Distribuzioni. Ai 16. Giugno 1571. ebbe l'Investitura del Canonicato.

Spini Niccolò di Francesco ai 20. Maggio 1574

Ciceroni Benedetto di Niccolò da Volterra ai 14. Gennaio 1580. Fù prima Cappellano, e Maestro della nostra Scuola nel 1558. Seriacopi Gio. Batista di Francesco ai 24. Settembre 1587. In una memoria da me veduta ha il titolo di Monsignore. Ai 10. Gennaio 1590. benedisse la prima pietra, che fù messa nella Fortezza Nuova di Livorno.

Spini Dott. Virginio del Cav. Iacopo ai 6. Aprile 1619. Il Cerracchini nei Fasti Teologali pag. 445. dice, che Vincenzio (Virginio) Spini dopo rigorose, e lunghe dimostranze del suo sapere fù laureato ai 23. Dicembre 1639., e incorporato. Morì ai 21. Novem. 1645., e fù tumulato in S. Trinita nella Cappella Gentilizia.

Berti Michele ai 12. Dicembre 1645.

Nuti Francesco ai 16. Maggio 1664.

Sapiti Niccolò fù eletto, e investito nel mese di Novembre del 1668., ma non prese mai il Possesso, anzi nel 1671. il rinunziò. Tozzi Giovanni di Stia, Maestro dei Paggi di S. A. R., nel mese di Giugno 1671. Morì ai 12. Aprile 1699.

Tocci Pier Francesco di Giuseppe, già Cappellano del Duomo, e

« السابقةمتابعة »