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LINGUA INGLESE.

fing, to ring, to wring, to swing, to spring. Found, bound, ground, wound, participj di to find, to bind, to grind, to wind; drunk, sunk, shrunk, di to drink, to sink, to shrink. Che dirò tanti che hanno due preteriti tutt' e due irregolari, come to run, che (in vece di far runned) fa run, e poi anche ran? to begin (in vece di beginned) ta began, e poi anche begun? E to spring e to drink, che fanno sprung e sprang, e drunk e drunk? to fight, to teach, to reach, to seek, to beseech, to catch, to buy, to bring, to think, to work, fanno fought, taught, raught, soughty besought, caught, bought, brought, thought, wrought? e, per accrescere perplessità, alcuni di questi stessi verbi vogliono oltre al preterito irregolare averne anche uno regolare, come to teach, che fa anche teached; to reach, reached; to beseech, beseeched; to catch, catched; to work, worked?

Molte delle nostre donne mi scambierebbono per mago se io andassi dir loro che to take, shake, to forsake, to wake, to awake, to stand, to break, to bear, to shear, fanno al preterito took, forsook, woke, awoke, stood, broke, bore, shore. Che to swear, e to tear, fanno swore, e tore; che to drive, to shine, e to thrive, fanno drore, shone, throve; che to tread, to get, to beget, to forget, fanno trode, got, begot, forgot; che to smite, fa smit e smote; che to give, to bid, to sit, fanno gave, bude, sate; che to draw, to know, to grow, to throw, to blow, to crow (come il gallo) fanno il preterito, drew, knew, grew, threw, blew, crew; e che to fly, to slay, to see, to lie, fanno flew, slew, saw, lay; e che da to flee, è fatto fled; e da to go, (senti questo!) si fa went.

Signor leggitore, torno a dire, se tu vuoi imparare l' Inglese, studia e poi studia; e poi torna a studiare: così imparerai, comme hanno fatto tanti e tanti, tutte queste variazioni stravaganti di preteriti; e sì che, se hai ingegno, le trovi da e vedrai che io sono profeta egualmente per te in pochi mesi. Provati da bravo,

che grammatico.

E lo stesso dirò de' participj tanto attivi che passivi, i quali sono tanti che io lascio stare di registrarne quì un centinajo di que' più bizzarramente variati; tanto più che so per prova come ci vuol altro che un po' d' una grammatica per imparare a conoscere le loro differentissime fisonorie.

Delle DERIVAZIONI.

Ho dovuto tanto allargarmi nelle conjugazioni specialmente, che mi conviene spacciare in poche parole, se si può, le derivazioni Inglesi.

Da' verbi to love, to fight, to strike, e dalla più parte de' verbi dirivano molti agenti, come lover, fighter, striker; cioè amatore, combattitore, e percuotitore. Da to protect, to act, e simili, dirivano protector, actor, cioè protetture, attore. Sostantivi, addjettivi, e talora altre parti del discorso, cangiansi in verbi; come da house formasi to house; da brass formasi to braze; da breath formasi to breathe; da fish formasi to fish; da oil formasi to oil; da further formasi to further; da forward formasi to forward.

Da' sostantivi formansi addjettivi di abbondanza, aggiungendo loro una terminazione in y, come da louse, lousy; da wealth, wealthy; da health, healthy; da wood, woody; da heart, hearty; da hand, handy; da water, watery,

La terminazione ful, aggiunta a' sostantivi forma pure ardjettivi d' abbondanza, come, joy, joyful; sorrow, sorrowful; fruit, fruitful; youth, youthful; care, cure ful; use, useful; delight, delightful; plenty, plentiful; help, helpful.

Le terminazione some aggiunge anch' essa qualche pienezza agli addjettivi, sebbene non tanta quanta quella in ful; come gamesome, irksome, burdensome, troublesome, lightsome, handsome, lonesome, delightsome.

Al contrario la terminazione less aggiunta a' sostantivi, forma addjettivi signi-
VOL. I.

e

ficanti bisogno o mancanza di cosa, come worthless, witless, heartless, houseless, joyless, careless, helpless, comfortless, sapless, hapless.

Degli addjettivi terminati in ous, o in able, non dirò nulla, perchè somigliano. tanto a i nostri in oso e in ábile, che non è difficile per noi il distinguerli subito; e lo steffo dico di altri d' altre terminazioni nate dalle nostre, come civil, genteel, elegant, improper, polite, eccetera.

Cosí non farò neppur parola di molt' altre derivazioni che se non vennero in Inghilterra di Toscana, almeno vennero dal Lazio, perchè suppongo non affatto ignorante di belle lettere, e di Latino spezialmente, chiunque leggerà questa mia grammatica.

Gl' Inglesi hanno alcuni addjettivi che terminano in ish, come sweetish, greenish, whitish, thievish, coolish, childish, softish. Questi si possono chiamare diminutivi.

Quegli addjettivi che terminano in like, significano somiglianza, come giantlike, godlike.

Da addjettivi concreti si formano sostantivi collo aggiunger loro ness, come whitenes, greatness, skilfulness, hardness.

Alcuni sostantivi formati da' addjettivi coll' aggiunta di hood o head, indicano carattere o qualità, come manhood, widowhood, knighthood, priesthood, likelihood, falsehood, godhead, maidenhead.

Que' sostantivi che terminano in ship, denotano officio, impiego, o condizione, come kingship, wardship, guardianship, partnership, stewardship, lordship.

Que' che terminano in dom, rick, e wick, denotano dominio, o almeno stato o condizione, come kingdom, dukedom, earldom, princedom, popedom, christendom, freedom, wisdom, whoredom, bishoprick, bailiwick.

Delle parole composte di due vocaboli, come blue-eyed, hard-heartedness, nimblefooted, e simili, non dirò altro se non che chi saprà il significato d' essi separatamente troverà la loro significazione senza il mio ajuto.

Della SINTASSI.

La lingua Inglese ha così poca inflessione o così scarse varietà di terminazioni, che nè ricerca nè ammette molte regole di costruzione.

Il verbo, come in altre lingue, s' accorda col nominativo in numero e in persona, come thou fliest from good, he runs to death.

Gl' Inglesi non fanno come noi, che, dato l'articolo a un nome, lo diamo ezian. dio a tutti gli altri della medesima clausula. Noi diciamo verbigrazia IL marito, La moglie, e 1 figli si rallegrarono molto. Ma gl' Inglesi dicono THE husband, wife, and children, rejoiced much.

Gli addjettivi sono sempre i medesimi, e non variano come i nostri. Noi diciamo verbigrazia buono, buona, buoni, e buone, secondo che il sostantivo è mascolino o femminino, singolare o plurale. Gl' Inglesi con un good escono d' intrigo in tutti i quattro casi.

Gl' Inglesi che si piccano d' eleganza, non danno mai a un sostantivo due o tre addjettivi per epiteti, come sovente faciamo noi, e in poesia specialmente. I loro poeti però talvolta peccano contro questa regola, e Milton più di tutti, perchè innamorato della poesia nostra, introdusse molti italianismi nel suo celebre poema, Questo bel principio d' un sonetto del Casa,

O sonno, o della queta, umida, ombrosą
Notte placido figlio,

farebbe trista figura in Inglese se fosse tradotto verbalmente, a cagione di que tre

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addjettivi queta, umida, ombrosa, tanto sono le lingue differenti l' une dall' altre nella loro indole; e a queste naturali differenze bisognerebbe che i critici badassero bene prima di biasimare le opere d' altre nazioni, e le poesie specialmente.

L'avverbio è per lo più collocato tra l' ausiliario e 'l verbo, o tra 'l pronome e il verbo quando l' idea non è determinata o assoluta, come they went down the hill; we have thus humbled their pride; she prettily said; ye are quickly to go; he quickly went. Quando però l' idea non è sospesa o dubbiofa, ma assoluta o determinata, per lo più l' avverbio siegue il verbo; come I love her heartily; thou liest surely; we are tied fast; we have done well; we must go quickly. Questa regola però è soggetta a molte eccezioni, e in poesia non ha quasi luogo.

Di due sostantivi il nome possessivo si fa genitivo, come his father's glory, the

sun's heat.

Verbi transitivi, come in Italiano, richieggono il caso obliquo; he loves me; you fear him.

Tutte le preposizioni, come in Italiano, vogliono un caso obliquo, come he gave. this to me; he took this from me; he says this of me; he came with me.

Della PROSODIA.

La prosodia comprende le regole del pronunziare e le leggi della versificazione. Del pronunziare le regole sono tante e sì varie, che lo studio loro ingojerebbe più tempo che non l' imparare tutti i vocaboli della lingua: e siccome nel mio dizionario io mi sono preso gratis l'immenso incomodo di accentåre ogni parola suscettibile d'accento, cioè tutte le polisillable; perciò mi risparmierò qui una fatica che mi riuscirebbe troppo penosa e poco meno che inutile, perchè troppo piena di garbugli; e farò solamente alcune parole del Britannico modo di versificare.

Il verso principale degl' Inglesi è quello di dieci sillabe. Questo verso, per essere perfetto nella sua intrinseca armonia, deve avere cinque accenti, cioè un accento sopra ogni seconda sillaba. Quanti meno di tali accenti avrà, tanto più imperfetto sara il verso; tuttavia il suo primo accento, cioè quello che cade sulla seconda sua sillaba, quasi non gli reca vantaggio alcuno; e allora solamente il verso zoppica e suona male, quando il quarto, il sesto o l'ottavo accento manca, vale a dire quando qualche accento in vece di cadere sur una sillaba pari cade sur una caffa. Eccovi un saggio di buoni versi Inglesi tratto da una satira intitolata LoxDRA del signor Samuello Johnson.

All that at home no more can beg or steal,
Or like a gibbet better than a wheel;

Hiss'd from the stage or hooted from the court,
Their air, their dress, their politics import;
Obsequious, artful, voluble, and gay,

On Britain's fond credulity they prey.

No gainful trade their industry can 'scape,

They sing, they dance, clean shoes, or cure a clap:

All sciences a fasting Monsieur knows,

And bid him go to hell, to hell he goes.

Tanto in rima quanto fuor di rima, gl' Inglesi non si fanno scrupolo di finirè i loro decasillabi con un vocabolo sdrucciolo, cosa che pare un poco strana a un Italiano uso a considerare le due ultime sillabe d'un vocabolo sdrucciolo come equivalenti a una sola sillaba lunga. Nella sopradetta satira trovo questi due versi, il secondo de' quali termina sdrucciolevolmente.

Forgive my transports on a theme like this;
I cannot bear a French Metropolis.

E così termina pure il secondo de' due seguenti tratti dalla satira stessa.

Studious to please, and ready to submit,

The supple Gaul was born a parăsite.

Il decasillabo Inglese non ammette accorciamento come l'endecasillabo nostro. Ammette però allungamento nello stile piacevole in rima; e le composizioni degl' Inglesi in verso sciolto, cioè le loro tragedie e commedie, sono piene di decasillibi allungati e divenuti endecasillibi, in virtù d' una sillaba aggiunta, che si potrebbe chiamare sillaba oziosa; e Milton che trovò tal verso somigliantissimo nel suono a i nostri da lui molto coltivati, lo sparse a piena mano per entro il suo poema, forse con più suo biasimo che non con lode, perchè costì e' volle anzi abbandonarsi all' affetto suo per la lingua e poetici modi nostri, che strettamente badare al genio naturale della propria, la quale nello stile eroico è schifa oltremodo di abbellirsi con ornamenti stranieri. Pope nel suo celebrato poema del RATTO del RICCIO, non ha che questa coppia d' endecasillabi.

The meeting points the sacred hair dissever

From the fair head, for ever and for ever.

Nicola Rowe dà cominciamento alla sua tragedia della Bella Penitente con sei versi tutti endecasillabi, come che il terzo si possa considerare come verso di dodici sillabe perchè termina con vocabolo sdrucciolo, seguendo gl' Inglesi nel loro sciolto verseggiare il modo nostro di considerare al fin del verso due sillabe brevi come d'altrettanto valore che una lunga, quantunque nel rimare facciano da noi diversamente, come notai più sopra.

Let this auspicious day be ever sacred,

No mourning, no misfortunes happen on it;
Let it be mark'd for triumphs and rejoicings;
Let happy lovers ever make it holy,

Chuse it to bless their hopes and crown their wishes,
This happy day that gives me my Calista.

Questi endecasillabi hanno lo stesso suono che i nostri quando sono de' più perfetti; bisogna però osservare che un delicato orecchio Italiano non soffrirebbe volentieri quel regolatissimo cadere d'ogni accento sur ogni seconda sillaba di sei versi consecutivi, e un dilicato orecchio Inglese non potrebbe patire il contrario, ed hanno entrambi ragione, seguendo ciascuno la natura della sua favella.

Misto col decasillabo rimato gl' Inglesi usano un verso di dodici sillabe, da essi e da' Francesi chiamato Alessandrino. Di tal verso le più forti pause cadono sulla sesta e sulla duodecima sillaba; e serve loro per lo più a introduire un poco di varietà ne' loro poemi di stile eroico, e a chiudere strepitosamente un pensiero.

Waller was smooth, but Dryden taught to join
The varying verse, the full-resounding line,
The long majestic march and energy divine.

Gli antichi poeti componevano de' pezzi interi di poesia in questa sorte di versi

Il verso Francese Eroico consiste di dodici silabe, e chiamasi alessandrino da un certo Alessandro che vogliono fosse il primo a servirsene con lode: comechè altri dicano che tal verso ebbe tal nome da un Poema Eroico intitolato Alessandro scritto in questa maniera di versi. Quando in Francese tal verso finisce con alcuna lettera che non sia e muta chiamasi mascotino, e quando finisce con e muta chiamasi femminino; come in questi.

alessandrini, senza però badare a quell'* alternamento di distici mascolini e femminini che i Francesi sempre adoperano nel loro verseggiare. Ecco un saggio di tali alessandrini Inglesi tratto dalle rime di Drayton, che fiorì nel tempo della Regina Elisabetta.

Of all the Cambrian shires their heads that bear so high,
And farth'st survey their soils with an ambitious eye,
Mervinia for her hills as for their matchless crowds,
The nearest that are said to kiss the wandering clouds,
Especial audience crave, offended with the throng,
That she of all the rest neglected was so long;
Alledging for herself, when through the Saxons pride,
The godlike race of Brute to Severn's setting side,
Were cruelly inforc'd her mountains did relieve,
These whom devouring war else every where did grieve,
And when all Wales beside (by fortune or by might)
Unto her ancient foe resigned her ancient right,
A constant maiden still she only did remain,
The last her genuine laws which stoutly did retain;
And as each one is prais'd for her peculiar things,
So only she is rich in mountains, meres, and springs,
And holds herself as great in her superfluous waste.
As others by their towns and fruitful tillage grac'd.

Un altra misura di dodecasillabi molto presta e vivace usano gl' Inglesi per lo più in canzonette e in brevi componimenti d'allegrezza. Tal misura, quando è perfetta, ha gli accenti che cadono sur' ogni terza sillaba, come in questi due.

May I govern my passions with absolute sway,
And grow wiser and better as life wears away.

Talora la prima sillaba di tal dodecasillabo manca senza ingiuria grande di tal

verso; come

I think not of Iris, nor Iris of me.

Di presta e vivace misura sono pure certi versi di nove e di otto sillabe.

L'aigle fiére et rapide aux ailes étendues
Suit l'objet de sa flame élancée dans les nues;
Dans l'ombre des vallons le taureau bondissant
Cherche en paix sa genisse et l'aime en mugissant;
Au retour du printems la douce philoméle
Attendrit par ses chants sa compagne fidele,
Et du sein du buisson le moucheron leger,

Se méle en bourdonnant aux insectes de l'air :

De son être content qui d' entr' eux s' inquiéte

S'il est quelqu' autre espéce ou plus ou moins parfaite ?

Et qu'importe à mon sort, à mes plaisirs présens,

Qu'il soit d'autres heureux, qu'il soit des biens plus grands?

La prima, terza, e quinta coppia di questi versi sono femminine, e consistono anzi di tredici che di dodici sillabe, perchè l' e muta con cui terminano, aggiunge loro una sillaba imperfetta; e la seconda, la quarta, e la sesta coppia consistono di dodici sillabe solamente, perchè non hanno e muta; e chiamansi mascoline. Se un Poeta Francese non alternasse constantemente i suoi alessandrini in questo modo, commetterebbe un errore massiccio, e nessun orecchio buono ne potrebbe sopportare la lettura.

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